Colonia: elenco shock delle violenze di Capodanno

E' stato pubblicato su internet il rapporto della Polizia di Colonia sulle brutali aggressioni avvenute la notte di Capodanno nella stazione centrale della città. Il documento riporta un elenco shock delle violenze subite da decine di donne

Colonia: elenco shock delle violenze di Capodanno

Il rapporto della Polizia dello Stato federale della Renania del Nord-Westfalia ha confermato che un migliaio di persone hanno partecipato ai terribili incidenti verificatisi la notte di Capodanno nei pressi della stazione di Colonia, e riconosce i “gravi errori” della Polizia, che non aveva assolutamente “nessun controllo” sugli aggressori. Il documento descrive minuziosamente la sequenza dei fatti e riporta l’elenco shock delle violenze subite da decine di donne.

Mancava poco più di un’ora al termine del 2015 quando gli agenti della polizia dispiegati davanti alla stazione centrale di Colonia, nell’ambito di un’operazione antiterrorista e parallelamente con l’ordine di contenere le persone ubriache e potenzialmente violente, hanno sentito le prime grida femminili provenire dalla folla. La descrizione dei fatti da parte delle vittime era sempre la stessa: gruppi di anche 150 uomini “nordafricani” o “siriani” le isolavano, le immobilizzavano, e a quel punto le aggredivano sessualmente e derubavano dei loro oggetti personali.

Gli agenti avevano paura di abbandonare le loro posizioni e essere depistati davanti a un possibile pericolo terrorista. Alcune giovani sono state invitate a tornare a casa e presentarsi la mattina seguente in commissariato per verbalizzare la denuncia, altre sono state ascoltate all’interno della stazione, ma passata la mezzanotte le richieste di aiuto erano talmente tante che gli agenti non sono riusciti a offrire assistenza a tutte le vittime al tempo stesso. Le situazione non si è calmata fino alle quattro della mattina.

Dopo le prime ore del Nuovo anno, accompagnate dai familiari e sottoposte ad accertamenti medici, decine di giovani donne tedesche sono arrivate al commissariato per la denuncia di orribili abusi, di mani dappertutto sotto i vestiti, del furto di soldi e telefoni, di un inferno. Poche ore dopo è partita una vera caccia all’uomo su Facebook. Il protocollo, alcuni frammenti del quale sono stati pubblicati dai media tedeschi, ha rivelato che quattro dei telefoni rubati quella notte sono stati recuperati nei centri di accoglienza per rifugiati a Essen, Kerpen e Recklinghausen.

Il documento della Polizia paragona l’accaduto a Colonia con il “taharrush“, una forma di aggressione sessuale di gruppo tipica del mondo arabo di cui l’Occidente è tristemente venuto a conoscenza in seguito alla denuncia di giornaliste occidentali che l’avevano subita durante le proteste in piazza Tahrir di El Cairo nel 2011, il giorno in cui il dittatore egiziano Hosni Mubarak rinunciò al potere.

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