Colombia: neonata viene alla luce portando in grembo il corpo della gemella

Itzamara è nata in Colombia portando nel ventre il corpo della sorella gemella. Il caso, assai raro in medicina, si verifica ogni 500 mila nascite e viene chiamato in gergo “sindrome del gemello parassita”.

Colombia: neonata viene alla luce portando in grembo il corpo della gemella

Quella che è andata in scena in Colombia è stata una nascita del tutto straordinaria: la piccola Izamara è, infatti, nata portando nell’addome il feto della sorella gemella. Il caso ,assai raro in campo medico, si presenta ogni mezzo milione di nascite, e viene chiamato “fetus in fetu”, o anche “sindrome del gemello parassita”.

L’anomalia riscuote sempre grande interesse da parte del mondo della medicina, che grazie a questi casi ha modo di poter approfondire gli studi sulla crescita degli embrioni e sulla differenziazione cellulare.

Il primo caso di fetus in fetu venne descritto nel 1808 per mezzo di un articolo pubblicato sul British Medical Journal. In tempi più recenti, casi simili si sono verificati a Cipro, in India, Singapore, ed Indonesia. Ma, in quest’ultimo caso verificatosi nel paese sudamericano, si ha avuto modo di monitorare con mezzi più avanzati il decorso della gravidanza.

A seguire la gestazione è stato il dottor Miguel Parra-Saavedra, un luminare molto conosciuto in Colombia, soprattutto per i suoi recenti studi sul virus Zika. Grazie a delle ecografie ad alta definizione, è stato possibile seguire passo dopo passo l’evolversi della situazione, riuscendo a prevedere con largo anticipo le possibili criticità di una gravidanza fuori dal comune.

Si è così scoperto che, all’interno del feto, se ne stava sviluppando un altro, dotato di un proprio cordone ombelicale legato all’intestino della sorella più grande. Per non mettere a rischio la vita di quest’ultima, si è deciso di sottoporre la madre al taglio cesareo nel corso della 37esima settimana di gestazione. Itzamara, che alla nascita pesava tre chilogrammi, è stata immediatamente sottoposta ad un intervento chirurgico volto a rimuovere il corpo della sorella.

Lunga 5 centimetri, priva del cuore e del cervello, ma dotata di capo e di arti, la gemella più piccola poteva compromettere le funzionalità vitali della sorella che, fino a quel momento, l’aveva custodita al suo interno. Ora è fuori pericolo e, così come aggiunto dal dottor Miguel Parra-Saavedra, “ha una piccola cicatrice sull’addome, ma adesso è una bambina normale, tranne che il mondo intero sta parlando di lei.

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