Ciclista avvolto dalle fiamme a Shenzhen: la bici elettrica prende fuoco in pochi secondi

Un uomo è rimasto molto ustionato dopo che la sua nuovissima bici elettrica ha preso fuoco all’improvviso mentre percorreva una strada cittadina; l’incidente evidenzia i rischi delle batterie al litio e della micromobilità elettrica non controllata.

Ciclista avvolto dalle fiamme a Shenzhen: la bici elettrica prende fuoco in pochi secondi

Un ciclista avvolto dalle fiamme in mezzo alla carreggiata, una bici elettrica trasformata in un rogo in pochi secondi e un video che corre sui social dalla Cina al resto del mondo. È quanto accaduto a Shenzhen, nel sud del Paese, dove un uomo è rimasto gravemente ustionato dopo che la sua e‑bike ha preso fuoco all’improvviso mentre percorreva una strada cittadina, trasformando un normale spostamento quotidiano in una scena da incubo che molti hanno paragonato a un “Ghost Rider” reale.

 Secondo quanto riportato da account che monitorano l’attualità cinese e da media online che hanno rilanciato le immagini, l’episodio è avvenuto nei giorni scorsi lungo una via trafficata di Shenzhen, metropoli simbolo dello sviluppo high‑tech del Paese. Il filmato, ripreso da passanti e telecamere di sorveglianza, mostra un uomo in sella a una bicicletta elettrica che, nel giro di pochissimi istanti, viene avvolto da fiamme altissime partite dalla parte centrale del mezzo, con ogni probabilità in corrispondenza del pacco batteria.

Le fiamme, rapidissime e violente, trasformano il ciclista in una vera e propria “palla di fuoco: l’uomo cerca disperatamente di salvarsi, abbandona la bici e si lascia cadere a terra, rotolandosi sull’asfalto nel tentativo di spegnere l’incendio che sta divorando i vestiti e aggredendo la pelle. Attorno a lui alcuni passanti scappano spaventati, altri esitano, mentre chi sta filmando continua a registrare la scena, che dura pochi secondi ma lascia un’impressione fortissima su chi assiste dal vivo e su chi vede il video online.  

Dalle informazioni circolate sui social e riprese da siti di news in lingua inglese e cinese, l’uomo avrebbe riportato ustioni su una percentuale altissima del corpo, indicata intorno all’80‑90 per cento della superficie cutanea, e sarebbe stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni gravissime. Un quadro di questo tipo richiede ricovero in reparti altamente specializzati, numerosi interventi chirurgici e un percorso di cura lungo e complesso, con prognosi riservata sia per la sopravvivenza sia per l’eventuale recupero funzionale. Un elemento che rende la vicenda ancora più inquietante, secondo quanto riportato dalle didascalie che accompagnano il video, è il fatto che la bicicletta elettrica fosse stata acquistata da pochissimi giorni, nell’ordine di una settimana, prima di esplodere in marcia.

Un dettaglio che concentra l’attenzione su tre possibili fattori: la qualità del pacco batteria, le condizioni di utilizzo (eventuali urti, sovraccarichi, manomissioni) e l’eventuale presenza di difetti di fabbrica o componenti non conformi agli standard di sicurezza. Le autorità cinesi, che da tempo monitorano con crescente attenzione gli incendi legati a e‑bike e monopattini elettrici, avrebbero avviato accertamenti sulla marca del mezzo, sulla provenienza delle batterie e sulla cronologia d’uso nei pochi giorni intercorsi tra l’acquisto e l’incidente. In casi simili, la ricostruzione tecnica passa dall’analisi dei resti del veicolo, dei circuiti di gestione della ricarica e del tipo di celle al litio montate, per stabilire se si sia trattato di un evento isolato o di un difetto potenzialmente esteso a un’intera serie di prodotti.  

Il sinistro di Shenzhen si inserisce in un quadro più ampio: in tutta la Cina, come in molte altre parti del mondo, gli incendi legati alle batterie agli ioni di litio utilizzate su bici e scooter elettrici sono in aumento. Report ufficiali e analisi accademiche segnalano migliaia di episodi l’anno, spesso collegati a ricariche effettuate in modo improprio, all’uso di batterie di bassa qualità o alla mancanza di sistemi di protezione adeguati contro sovratensioni, surriscaldamenti e urti. Gli esperti ricordano che, una volta innescata, la combustione del litio è estremamente violent@ e difficile da controllare: il calore generato può far espl*dere le celle in sequenza, creando una vera e propria “torcia” in grado di mettere a rischio non solo il conducente ma anche veicoli e strutture circostanti. Per questo diverse città cinesi hanno già introdotto regole più severe sulla ricarica e sullo stoccaggio delle e‑bike, vietandone l’accesso nei vani scale o negli appartamenti e incentivando l’uso di stazioni di ricarica controllate.  

 

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