Caos in Venezuela: gli aiuti umanitari arrivano ma i camion vengono incendiati o respinti

Sono ore drammatiche e dense di tensione quelle vissute dal Venezuela. Gli aiuti umanitari, promessi dal leader dell'opposizione Juan Guaidò per la popolazione stremata, sono stati bloccati alle frontiere.

Caos in Venezuela: gli aiuti umanitari arrivano ma i camion vengono incendiati o respinti

Juan Guaidò, riconosciuto presidente ad interim del Venezuela da numerosi Paesi occidentali, venerdì scorso aveva annunciato l’entrata degli aiuti umanitari in Brasile, Colombia e Curazao. Poco dopo, però, il leader dell’opposizione aveva precisato che solo una parte dell’assistenza è riuscita ad entrare in Venezuela.

Guaidò ha puntato il dito su un piccolo gruppo della polizia nazionale e i colectivos, responsabili di trucidare il popolo a San Antonio de Tachira, sul confine con la Colombia, a Santa Elena de Uarein. Qui, sono morte almeno 4 persone e si contano 18 feriti. Il leader dell’opposizione, su Twitter, ha detto che distruggere gli aiuti umanitari costituisce un crimine contro l’umanità in aperta violazione del protocollo di Ginevra. 

Le azioni contro gli aiuti umanitari

Due camion di aiuti provenienti dal Brasile sono entrati formalmente in Venezuela sabato pomeriggio ma sono rimasti fermi a una certa distanza dal posto di blocco della Guardia Nazionale, senza scaricare nulla. Dopo alcune ore, quegli stessi camion sono tornati indietro in direzione del Brasile.

Sul confine con la Colombia si registra lo stesso copione. Un primo camion di aiuti che era finalmente riuscito a passare sul versante venezuelano del ponte Francisco de Paula Santander è stato incendiato dalle forze di sicurezza. Decine di persone sono accorse per prendere gli alimenti e le medicine che si trovavano sul camion, riuscendo a salvarli dalle fiamme.

Numerosi sono poi i militari venezuelani che si sono uniti alla causa dell’opposizione; di questi almeno 13 si sarebbero rifugiati in Colombia. Nel frattempo a Caracas, capitale del Venezuela, decina di migliaia di manifestanti oppositori hanno circondato la base aerea militare di La Carlota, affinché si permettesse l’ingresso degli aiuti umanitari nel territorio venezuelano, mentre dall’altra parte della città, Nicolas Maduro ha parlato durante un meeting chavista, ed insieme alla moglie si è esibito anche in un ballo,  dichiarando di voler governare ancora a lungo. 

 

 

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