Alain Delon ci ha lasciato all’età di 88 anni

Alain Delon ha lasciato un’eredità indelebile nel cinema, ma anche un’immagine iconica che ha influenzato la cultura popolare per decenni. Attore dal fascino irresistibile e dalla grande versatilità.

Alain Delon ci ha lasciato all’età di 88 anni

Il mondo del cinema piange la scomparsa di Alain Delon, uno degli attori più iconici del Novecento, scomparsa all’età di 88 anni. La notizia, diffusa dai suoi figli attraverso l’agenzia France Presse, ha scosso profondamente il panorama artistico e culturale internazionale. L’attore era fisicamente debole da tempo e, solo pochi mesi fa, aveva espresso pubblicamente la sua stanchezza nei confronti della vita: “La mia vita è finita“, aveva dichiarato, lasciando trasparire la difficoltà che lo accompagnava negli ultimi anni. 

In una nota ufficiale, i figli Alain Fabien, Anouchka e Anthony hanno annunciato la scomparsa del padre, avvenuta nella sua casa a Douchy, dove si è spento pacificamente, circondato dall’affetto dei suoi cari e del suo fedele cane Loubo. “La sua famiglia chiede gentilmente di rispettare la sua privacy, in questo momento di lutto estremamente difficile”, si legge nel comunicato.

Alain Delon è stato molto più di una icona: è stato un interprete carismatico che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del cinema. Con “Rocco e i suoi fratelli” (1960) di Luchino Visconti e “Il Gattopardo” (1963), dove interpretava l’affascinante Tancredi, Delon si è consacrato a livello mondiale come uno degli attori più talentuosi e versatili della sua generazione. 

Dotato di una bellezza magnetica, il suo sguardo freddo e penetrante, in contrasto con il volto angelico, ha reso Alain Delon l’interprete ideale di personaggi complessi e tormentati, spesso antieroi. Nel corso della sua lunga carriera, ha lavorato con grandi registi come René Clément, Jean-Pierre Melville e Jacques Deray, che hanno saputo valorizzare il suo talento in ruoli noir, tra thriller e polizieschi. 

Uno dei momenti più toccanti della sua carriera recente è stato nel maggio del 2019, quando è tornato sul red carpet del Festival di Cannes per ricevere la Palma d’Oro alla carriera. In quell’occasione, tra le lacrime, ha pronunciato un discorso che sembrava già un addio: “È un po’ un omaggio postumo, ma in vita”, aveva detto, lasciando intendere che quel riconoscimento fosse il coronamento di una vita dedicata al cinema.

Alain Delon non è stato solo un’icona del grande schermo, ma anche uno dei protagonisti più discussi della cronaca rosa. La sua vita sentimentale è stata costellata di amori celebri e tormentati. Tra le sue relazioni più note c’è quella con Romy Schneider, conosciuta sul set de “L’amante pura“. Con la cantante Nico ha avuto un figlio, mai riconosciuto ufficialmente. Nel 1964 ha sposato Francine Canovas, con cui ha avuto il figlio Anthony, ma il matrimonio è durato solo quattro anni. Successivamente, ha avuto una lunga relazione con l’attrice Mireille Darc e poi con la modella olandese Rosalie van Breemen, madre degli altri suoi due figli, Anouchka e Alain-Fabien. 

Negli ultimi anni della sua vita, Delon è stato al centro di tensioni familiari. Dopo un ictus nel 2019 e la diagnosi di un linfoma, l’attore ha affrontato un periodo difficile, durante il quale la sua compagna Hiromi Rollin è stata accusata dai figli di vessazioni e circonvenzione di incapace. Le tensioni sono sfociate in un lingo percorso legale che ha occupato a lungo le pagine dei giornali, mettendo in luce i difficili rapporti familiari.

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