Una nuova disgrazia ha scosso gli Stati Uniti, quando Nakyzi Odums, un bambino di soli due anni, è deceduto a causa di un sinistro legato alle armi da fuoco. la vicenda è avvenuta il 3 luglio scorso nel parcheggio di un centro commerciale nella città di Douglas, Georgia. I genitori del piccolo, intenti a fare acquisti per i festeggiamenti del 4 luglio, avevano lasciato Nakyzi da solo nell’auto. È stato in quel momento che il bambino ha trovato accidentalmente una beretta nel cruscotto del veicolo.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, alcuni testimoni hanno udito uno sparo provenire dall’auto e hanno visto i genitori correre verso il veicolo. Purtroppo, Nakyzi si era colpito involontariamente al petto. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto d’urgenza all’ospedale di Douglas, le sue condizioni erano già critiche. Il bambino è stato successivamente trasferito a Jacksonville, in Florida, ma purtroppo i medici non sono riusciti a salvargli la vita, e sabato 6 luglio è deceduto, lasciando i suoi familiari nell’indicibile perdita.
Il capo della polizia di Douglas, Brannen Pruette, ha confermato che è stata avviata un’indagine per chiarire come il bambino abbia potuto accedere alla beretta: “Stiamo cercando di comprendere come il bambino sia riuscito a prendere possesso della beretta“. Secondo alcune fonti locali, il bambino potrebbe essersi trovato sul sedile anteriore dell’auto e aver avuto accesso al cruscotto, dove la beretta era carica.
In Georgia, è legale possedere una bertta in auto, ma il capo della polizia ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza quando si ha a che fare con bambini: “È fondamentale che, quando ci sono bambini a bordo, le berette siano custodite in modo sicuro, per evitare che possano essere raggiunte dai più piccoli“.
Nel frattempo, la famiglia del piccolo Nakyzi ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe per raccogliere fondi destinati alle spese funerarie, testimoniando il profondo vuoto per la perdita del loro adorato figlio. Questa vicenda, purtroppo, evidenzia ancora una volta la necessità di una maggiore consapevolezza e precauzione nella gestione delle berette, soprattutto quando sono presenti minori.