Un 13enne ha baciato una ragazza di 14 anni contro la sua volontà mentre entrambi si trovavano a scuola, sebbene le circostanze dell’accaduto siano ancora da chiarire. Ed è stato per questa ragione accusato di aggressione di secondo grado, un capo d’accusa particolarmente pesante. La vicenda ha avuto luogo presso la Pikesville Middle School, situata nella Contea di Baltimora (Maryland, USA).
Proprio all’interno dell’istituto (pressappoco l’equivalente statunitense della scuola media) il 13enne sarebbe infatti riuscito a strappare un bacio alla propria compagna, la quale-tutt’altro che entusiasta del gesto-ha poi raccontato tutto ai propri genitori, che si sono precipitati a denunciare l’accaduto alle autorità.
Ora l’intraprendenza del giovane potrebbe costargli carissima, poiché è partita un accusa per aggressione di secondo grado: un capo d’imputazione decisamente serio che, secondo le leggi dello Stato del Maryland, può portare alla reclusione in carcere per un periodo fino ai 10 anni. Fortunatamente per il giovane, il suo status di minorenne gli garantirà una pena più leggera, nel caso venisse riconosciuto colpevole.
Eppure la vicenda ha suscitato un vero e proprio vespaio di polemiche nella cittadina di Pikesville, dove non tutti i residenti si sono detti concordi con la decisione dei genitori della giovane di adire le vie legali. Cyndy Davis, un’abitante di Pikesville intervistata dall’emittente televisiva Fox 8, ha infatti dichiarato che: “Non sono sicura che un bacio non voluto sia un’aggressione di secondo grado”.
“Se davvero lo è, allora ci sono gli estremi per la denuncia. Tuttavia non credo che fosse realmente necessario”. Dello stesso avviso anche Ronnie McClain, altro residente della cittadina della Contea di Baltimora, che ai microfoni di Fox 8 ha spiegato che sarebbe stato meglio lasciare alla scuola il compito di punire il ragazzo, senza mettere in mezzo la polizia.
In seguito alla denuncia, il 13enne è stato affidato alla madre e rimane oggi in attesa di essere processato per quel bacio che, vista la piega presa dagli eventi, rischia seriamente di rovinargli la vita.
Un caso simile ha coinvolto una giovane donna, che ha denunciato un collega, reo di averle detto “Sei Bellissima” sui social.