Tria pronto a far sparire il bonus di 80 euro di Renzi: ecco perché e con quali conseguenze

Secondo il Ministro dell’Economia il cosiddetto “bonus di 80 euro” deciso durante il Governo Renzi dovrebbe essere eliminato definitivamente. Alla base della decisione l’idea che sia stato un provvedimento sbagliato.

Tria pronto a far sparire il bonus di 80 euro di Renzi: ecco perché e con quali conseguenze

Il bonus da 80 euro deciso dal Governo Renzi torna al centro del dibattito politico, che in passato già diverse volte si è animato proprio sulla sua possibile modifica o eliminazione. D’altra parte, il tema si presta particolarmente bene a riaccendere la discussione politica. Non sembra quindi un caso che il beneficio di legge torni ad essere messo in discussione, soprattutto quando ci si avvicina ad un nuovo confronto elettorale.

Da un punto di vista meramente fattuale, il provvedimento è entrato in funzione con carattere sperimentale nell’ormai lontano mese di aprile 2014. Il progetto iniziale prevedeva di destinare ai lavoratori dipendenti percettori di redditi tra i 24 mila ed i 26 mila euro un bonus mensile di 80 euro, per un totale complessivo annuo di 960 euro. Già in fase iniziale la misura fece però discutere, visto che di fatto tra gli esclusi c’erano coloro che ne avrebbero avuto più bisogno, come nel caso degli incapienti.

Successivamente (tre anni più tardi) si tentò comunque di allargare la platea potenziale dei beneficiari, estendendo la soglia di percezione del beneficio di circa 600 euro. In questo modo, poterono rientrare nel beneficio anche molti lavoratori pubblici che in precedenza ne risultavano esclusi.

Le parole di Tria e l’intenzione di eliminare il bonus da 80 euro

Stante la situazione appena descritta, a tornare sulla questione è stato nelle ultime ore il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, evidenziando l’intenzione di fare dietrofront sul provvedimento. Secondo l’esponente del governo, “l’introduzione degli 80 euro da parte del governo Renzi fu una decisione sbagliata”. Per l’economista il motivo è semplice: “Tecnicamente fu un provvedimento fatto male e anche il precedente governo cercava di cambiarlo“.

Resta il fatto che politicamente l’intervento risulta delicato, tanto che in passato anche i vicepremier Salvini e Di Maio sono risultati cauti sulla possibile eliminazione del provvedimento. Secondo gli ultimi dati in elaborazione dall’Agenzia delle Entrate, i beneficiari del bonus da 80 euro sono stati nell’ultimo anno oltre 11,7 milioni di persone. La questione risulta quindi sensibile anche nei confronti dell’elettorato.

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