Riforma pensioni: in Francia i pompieri si scontrano con la polizia

Proseguono le proteste in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal Presidente Macron. Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco si sono scontrati con la polizia.

Riforma pensioni: in Francia i pompieri si scontrano con la polizia

Non conosce sosta la mobilitazione contro la riforma delle pensioni nel Paese transalpino. A destare attenzione nella giornata di ieri sono stati gli scontri che hanno preso forma nella capitale francese, dove i vigili del fuoco si sono trovati a confrontarsi con le forze di polizia. Le rivendicazioni non si limitavano alla questione previdenziale, ma riguardavano anche l’aumento degli stipendi e la salvaguardia delle condizioni di lavoro.

I salari dei pompieri francesi sono fermi dal 1990 e la capitale ha così visto riversarsi migliaia di loro nelle strade della città. Alla marcia hanno però risposto le forze dell’ordine, utilizzando a tratti anche manganelli e lacrimogeni. Ne è nato uno scontro certamente indicativo delle tensioni (ma anche delle contraddizioni) attualmente presenti nel Paese.

D’altra parte, i vigili del fuoco avevano avviato una prima forte protesta nel mese di ottobre dello scorso anno, quando avevano occupato le strade della capitale rivendicando la necessità di maggiore attenzione nei confronti della loro professione. Le proteste per la riforma delle pensioni, verso la quale la categoria si è dichiarata fortemente contraria, hanno quindi acuito una situazione di tensione che risultava già presente in precedenza.

La protesta contro la riforma delle pensioni: pochi giorni fa 350 mila manifestanti a Parigi

Quello registratosi ieri è solo l’ennesimo episodio di tensione in Francia, dove la protesta è comunque proseguita (seppure in modo meno acceso e continuativo) nonostante le aperture ad opera del governo portate avanti nelle scorse settimane. Meno di una settimana, fa il sindacato francese CGT ha organizzato una ulteriore protesta, portando nelle strade della capitale centinaia di migliaia di persone.

Secondo le parti sociali, le proteste del 24 gennaio contavano infatti la partecipazione di oltre 350 mila persone, mentre altre decine di migliaia erano scese in piazza in una quarantina di città medio-grandi del Paese. Nella giornata di oggi 29 gennaio avrà inoltre luogo una nuova mobilitazione generale, che precede l’incontro chiave di domani tra governo francese e sindacati. Ma il giorno chiave da segnare in calendario è quello del 17 febbraio 2020, quando partirà il dibattito in Parlamento sull’approvazione definitiva della riforma.

Continua a leggere su Fidelity News