Reddito e pensioni di cittadinanza al via, ma senza code alle Poste e ai Caf

A partire da oggi, i potenziali richiedenti possono inoltrare le proprie domande di accesso al reddito e alle pensioni di cittadinanza ma, contrariamente alle attese, sembra evitato il rischio di sovraffollamento.

Reddito e pensioni di cittadinanza al via, ma senza code alle Poste e ai Caf

Si apre ufficialmente la finestra utile per poter inviare le domande di accesso al reddito e alle pensioni di cittadinanza. A partire da mercoledì 6 marzo 2019 è, infatti, possibile procedere all’inoltro della pratica dei nuovi assegni di welfare tramite i servizi offerti dall’Inps, da Poste Italiane, e dai patronati. Durante la prima giornata operativa, non sembra però essersi verificata la temuta calca agli sportelli, anche perché è presumibile che molti si siano organizzati per procedere attraverso i canali telematici.

Allo stesso tempo, un certo rallentamento potrebbe essere stato provocato anche dalla complessità delle pratiche e dei documenti necessari al fine di completare gli adempimenti certificativi richiesti, a partire dall’ISEE aggiornato per proseguire con gli altri documenti da produrre prima di inoltrare la domanda di accesso.

I vincoli ed i requisiti richiesti per poter fruire della misura di sostegno

Dal punto di vista pratico, la richiesta di fruizione del reddito e della pensione di cittadinanza verrà valutata dai tecnici Inps sulla base di diverse condizioni (che devono però verificarsi contemporaneamente). Tra i vincoli più importanti emerge l’indicatore della situazione economica e patrimoniale della famiglia attraverso il certificato ISEE, mentre un ulteriore vincolo riguarda la presenza di una seconda casa (il valore non deve essere superiore ai 30 mila euro). Infine, il conto corrente non dovrà avere un saldo superiore ai 6 mila euro.

Per evitare file e attese agli sportelli fisici di Poste e patronati, è possibile inoltrare la domanda direttamente tramite il sito dell’Inps, dove sono disponibili anche i moduli da compilare. Il passaggio richiede però di essersi premuniti della SPID 2, ovvero uno strumento di verifica dell’identità digitale. Più in generale, i moduli sono accompagnati dalle istruzioni dettagliate su come effettuare la compilazione dei diversi campi.

La pratica è composta da sette diversi quadri (ed è impostato in modo simile alla dichiarazione dei redditi). Ad esempio, il quadro A è dedicato alle informazioni anagrafiche del primo richiedente e del nucleo familiare, mentre nel quadro B si devono indicare le informazioni relative alla residenza, e così via fino al quadro F. Una volta che la pratica sarà inoltrata, l’Inps provvederà ad esaminare la presenza di tutti i requisiti e a dare risposta al richiedente. In caso affermativo, provvederà anche a comunicare a Poste Italiane l’importo da rendere disponibile sulla carta prepagata di cittadinanza.

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