Reddito e pensioni di cittadinanza 2020: ecco le modifiche allo studio con la prossima finanziaria

Non solo Quota 100: anche il reddito e le pensioni di cittadinanza sembrano destinate ad interventi correttivi con la legge di bilancio 2020. La prospettiva è però quella di un rafforzamento: ecco chi potrebbe beneficiarne.

Reddito e pensioni di cittadinanza 2020: ecco le modifiche allo studio con la prossima finanziaria

Il cantiere della riforma del welfare potrebbe passare per un aggiustamento delle pensioni e del reddito di cittadinanza, che entrerebbero nel nuovo anno con un rafforzamento. È quanto emerge dalle ultime indiscrezioni in arrivo dall’esecutivo, che vede le misure simbolo volute dal Movimento 5 Stelle verso nuove modifiche dopo il confronto con il Partito Democratico.

D’altra parte, non è un mistero che i tempi per decidere quali interventi attuare siano ristretti. La prossima legge di bilancio 2020 dovrà essere presentata in Parlamento entro la metà del prossimo mese di ottobre, pertanto il lavoro sulle bozze dovrà procedere in modo spedito. Intanto, dai 5S nelle scorse ore è arrivata una rassicurazione in merito alla continuità delle nuove misure nei prossimi anni.

“Se per Quota 100 e reddito di cittadinanza ci saranno dei miglioramenti da fare, li faremo”, spiega il neo ministro del lavoro Nunzia Catalfo (M5S), indicando però che “le due misure restano”. Una conferma del fatto che anche il prossimo anno coloro che avranno maturato i requisiti di accesso per gli assegni di cittadinanza potranno continuare a beneficiarne.

Pensioni e reddito di cittadinanza: cosa potrebbe cambiare nel 2020

Nel frattempo, emergono però le prime ipotesi di intervento sulle nuove misure, che dovranno però confrontarsi con la difficile situazione dei conti pubblici. Un dato di fatto che esclude ampie modifiche, ma che rende comunque possibile dei piccoli miglioramenti. Tra questi, c’è una revisione dei criteri di accesso alla misura, che dovrebbero diventare più semplici soprattutto per le famiglie numerose.

È quindi probabile che vengano rivisti gli attuali requisiti, a partire dal calcolo dell’Isee utilizzato come uno dei principali strumenti di valutazione. Al contempo, dovrebbe però irrigidirsi la lotta senza quartiere a chi si approfitta del sussidio di welfare, ad esempio attraverso la lotta al lavoro nero. Un proposito che potrebbe liberare ulteriori risorse da impiegare in favore di chi si trova a vivere situazioni di difficoltà.

Continua a leggere su Fidelity News