Reddito di emergenza Inps per Coronavirus: superate le 100mila domande

Gli ultimi aggiornamenti in arrivo dall’Inps rendono evidente il flusso crescente di richieste da parte dei cittadini per l’accesso al reddito di emergenza. Ecco i dati completi e aggiornati sulla tutela avviata per affrontare la crisi da Coronavirus.

Reddito di emergenza Inps per Coronavirus: superate le 100mila domande

Con lo scoppio dell’epidemia da Covid-19 e lo sviluppo della conseguente crisi economica, il governo ha deciso di avviare una nuova forma di tutela per tutti coloro che sono stati gravemente colpiti dagli eventi in corso di sviluppo. All’interno del recente decreto rilancio, è stato quindi avviato un reddito di emergenza, ovvero una misura di sostegno pensata per garantire continuità di reddito in attesa che la situazione generale possa stabilizzarsi.

D’altra parte, la necessità di un intervento in tal senso è stata confermata dal numero di richieste indirizzate all’Inps e arrivate nei primi giorni di apertura alla ricezione delle domande. In merito alla questione, l’ente ha infatti comunicato che in pochi giorni le pratiche inviate per il reddito di emergenza hanno superato le 100mila unità.

In particolare, il numero complessivo di domande ricevute allo scorso mercoledì corrisponde a 100.258, delle quali 63.140 inoltrate direttamente dai cittadini tramite il sito web o i servizi di contact center messi a disposizione dalla stessa Inps. Altre 37.118 domande risultano invece intermediate tramite i patronati.

Reddito di emergenza 2020 per Coronavirus: a chi è rivolto e come funziona

Rispetto alla natura del provvedimento, ricordiamo che si tratta di un sostegno di welfare rivolto a nuclei familiari in difficoltà per via dell’emergenza Coronavirus. Il sussidio garantisce da 400 a 840 euro per due mensilità, in base alla specifica situazione del nucleo familiare ed alla scala di equivalenza. Per fruire del provvedimento serve produrre la DSU ai fini ISEE, con un valore non superiore a 15mila euro. 

È anche indispensabile dimostrare la residenza in Italia e avere un patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10mila euro (con un tetto massimo di 20mila euro in base al numero dei componenti del nucleo familiare). Inoltre, al fine di maturare il diritto, è necessario non aver beneficiato di altri provvedimenti di welfare, così come di altre indennità previste dai recenti decreti per contrastare la crisi dettata dal Coronavirus.

Continua a leggere su Fidelity News