Dopo un lavoro durato diverse settimane, il Governo ha dato alla luce il Decreto rilancio. Si tratta di 250 articoli per un valore di 55 miliardi di Euro, quanto previsto in 2 manovre finanziarie.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha presentato le misure inserite in quello che dovrebbe essere il Decreto per rilanciare il paese, pesantemente colpito dal lockdown, dovuto al diffondersi del Covid-19.
“Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma non un minuto in più di quanto necessario”, le parole del Premier, che ha richiamato anche la collaborazione della minoranza, nella fase di conversione in Legge del Decreto, per proporre eventuali miglioramenti.
La parte più consistente degli aiuti va ai lavoratori a sostegno del proprio reddito. È di circa 25,6 miliardi la somma stanziata per rafforzare la Cassa Integrazione e il bonus di 600 Euro per i lavoratori autonomi. Il Premier ha annunciato anche misure per velocizzare i pagamenti, atteso che, soprattutto per la Cassa Integrazione in deroga, la procedura farraginosa, che coinvolge anche le regioni, ha di fatto ritardato i pagamenti. Per gli autonomi, ulteriori 600 Euro in maniera automatica a chi ha già presentato domanda, e una previsione di un ulteriore contributo fino a 1000 Euro, per i più colpiti dalla crisi.
Per il rilancio e il sostegno delle imprese messi in campo quasi 16 miliardi di Euro tra aiuti a fondo perduto per le piccole attività, sgravi fiscali, riduzione delle tasse e delle bollette elettriche. In totale il taglio delle tasse ammonta a circa 4 miliardi di Euro. Le principali scadenze fiscali saranno posticipate a settembre e si potrà detrarre il 60% del canone di locazione per marzo, aprile e maggio. Sbloccati anche i crediti verso le pubbliche amministrazioni. Per alberghi e stabilimenti balneari, stop alla prima rata dell’IMU.
Per il rilancio del turismo, ogni famiglia con un ISEE inferiore ad Euro 40.000, potrà usufruire di un buono vacanza fino ad Euro 500. Ristoranti e bar potranno ampliare l’occupazione di suolo pubblico, per tavoli all’aperto, senza il pagamento della TOSAP.
Un capitolo importante della manovra è riservato alle famiglie. Previsto un reddito di emergenza da 400 a 800 Euro per famiglie con ISEE fino a 15.000 Euro. Raddoppiato a 1200 Euro il bonus baby sitter, utilizzabile anche per i centri estivi per l’infanzia. Congedi parentali fino a 30 giorni per i lavoratori del settore privato.
Per la scuola previsto un investimento di 1,4 miliardi di Euro per programmare in sicurezza sia gli esami di maturità in presenza, che il rientro in aula a settembre. Prevista l’assunzione di 16.000 insegnanti. All’Università e alla ricerca destinati 1,4 miliardi, con l’assunzione di 4.000 nuovi ricercatori.
Misure economiche anche a favore dei disabili, della cultura e della sanità, a cui è destinata la somma di oltre 3 miliardi di Euro. Introdotto il superbonus del 110% per i lavori di ristrutturazione per risparmio energetico e adeguamento sismico.