Reddito di cittadinanza: l’importo medio è di 540 euro al mese

Dall’Inps arrivano i nuovi dati in merito al reddito e alle pensioni di cittadinanza. Rifiutata in media una domanda su quattro, ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Reddito di cittadinanza: l’importo medio è di 540 euro al mese

Arrivano nuovi importanti aggiornamenti in merito al reddito e alle pensioni di cittadinanza. Ad aggiornare il quadro delle informazioni disponibili, facendo il punto della situazione, è ancora una volta l’istituto pubblico di previdenza attraverso un recente comunicato nel quale vengono evidenziate le statistiche comprensive delle domande ricevute fino al termine di maggio.

In particolare l’Inps comunica che le pratiche inviate dai cittadini hanno toccato quota 1 milione e 250mila unità. Di queste, ne risultano già lavorate più di 960 mila, mentre ne sono state accolte 674 mila. Le domande respinte sono invece 277 mila, mentre 9 mila sono quelle sospese o in attesa di istruttoria. Dai dati emerge quindi che attualmente è possibile evidenziare un tasso di rifiuto attorno al 26%. Nella pratica, una richiesta di accesso al reddito di cittadinanza su quattro viene attualmente respinta.

L’importo medio del reddito e delle pensioni di cittadinanza

Dal punto di vista della somma effettivamente erogata in favore dei richiedenti, secondo le ultime statistiche, risulta che l’importo medio del reddito di cittadinanza corrisponde a circa 540 euro al mese. Una cifra che chiaramente tiene conto del fatto che il reddito di welfare per molti corrisponde ad un’integrazione rispetto ad altri redditi già presenti.

Proprio per questo motivo si assiste ad una ulteriore discesa dell’importo nel caso delle richieste di accesso alle pensioni di cittadinanza. Qui il sussidio medio mensile erogato in favore dei richiedenti scende infatti ad appena 210 euro al mese. Le richieste accolte finora al riguardo corrispondono a circa 81mila unità, ed anche in questo caso bisogna considerare che si tratta perlopiù di integrazioni ad assegni previdenziali già presenti ed ovviamente di importo contenuto.

Il resto delle domande ancora in attesa di elaborazione attesta che esse risultano tali nella maggior parte dei casi per via della documentazione incompleta. Ad esempio, perché manca il modello integrativo necessario per aggiornare la situazione espressa dall’ISEE, oppure per la mancanza di altra documentazione accessoria.

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