Reddito di cittadinanza: ecco come cambierà nel corso del 2020

Nel corso del nuovo anno si punta a rendere operativo il patto al reinserimento lavorativo siglato dai beneficiari del reddito di cittadinanza. La sfida parte dai comuni e dai nuovi PUC.

Reddito di cittadinanza: ecco come cambierà nel corso del 2020

Nel corso del 2020 vi sono alcuni importanti cambiamenti in vista per il reddito di cittadinanza. Durante il primo anno di sperimentazione non sono infatti mancate le critiche, rivolte soprattutto al fatto che solo una piccola parte dei beneficiari ha finora trovato un nuovo posto di lavoro. Sul punto bisogna certamente considerare che la macchina burocratica richiede del tempo per partire, vista anche la necessità di ripensare il funzionamento dei centri per l’impiego. La situazione dovrà però sbloccarsi nel breve termine.

Un primo intervento in tal senso è già arrivato all’inizio di gennaio e sembra destinato ad incidere un cambio di passo nel 2020 rispetto al meccanismo di funzionamento del provvedimento. Lo scorso 8 gennaio è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo decreto del Ministero del Lavoro, con il quale si avviano i PUC. La sigla sta per Progetti di utilità collettiva e prevede lo svolgimento di lavori socialmente utili da parte dei beneficiari dell’assegno di cittadinanza in favore della comunità.

Reddito di cittadinanza 2020: si punta a rendere efficace l’ingresso nel mondo del lavoro

Stante la situazione appena descritta, l’arrivo dei PUC rappresenta un primo passaggio utile a rispondere alle critiche dei detrattori, ma anche la premessa per dare forma al ruolo attivo che i beneficiari della misura di welfare dovranno dimostrare di avere. L’obiettivo per il 2020 è infatti di rendere efficaci i due patti che devono sottoscrivere i membri dei nuclei familiare interessati dalla misura di welfare.

Si tratta del patto per il lavoro e del patto per l’inclusione sociale. In particolare, questi prevedono di garantire l’immediata disponibilità e l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo. I passaggi prevedono tra l’altro anche dei percorsi di riqualificazione professionale, attraverso attività di formazione e di studio in grado di valorizzare le prospettive di carriera del cittadino.

In tal senso, i centri per l’impiego ed i comuni svolgono un ruolo chiave al fine di non trasformare l’erogazione del reddito di cittadinanza in un semplice beneficio di natura assistenziale. Per capire se il provvedimento riuscirà a centrare l’obiettivo, il 2020 sarà quindi fondamentale, anche perché i tempi sono ormai maturi per una seria verifica e la misura ha passato il periodo di rodaggio che ne ha necessariamente caratterizzato l’avvio.

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