Reddito di cittadinanza e Manovra 2020: si studia la sospensione per i contratti brevi

Il nuovo reddito di cittadinanza potrebbe ricevere un importante aggiornamento per andare incontro alle esigenze dei cittadini attraverso la richiesta di sospensione temporanea qualora il beneficiario riesca a trovare un lavoro a termine.

Reddito di cittadinanza e Manovra 2020: si studia la sospensione per i contratti brevi

Arrivano importanti aggiornamenti in merito al reddito di cittadinanza, che potrebbe diventare maggiormente flessibile per andare incontro alle proposte di impiego a tempo che caratterizzano ormai il moderno mercato del lavoro. Nella pratica, il beneficiario potrebbe sospendere temporaneamente la percezione del beneficio ed accettare così una proposta di lavoro caratterizzata da un contratto breve.

In questo modo, l’assegno dovuto per il reddito di cittadinanza tornerebbe semplicemente disponibile una volta esaurita la collaborazione lavorativa. Si tratta di un’ipotesi certamente utile e che al momento sarebbe al vaglio dell’esecutivo e della stessa Inps (che si occupa di gestire le pratiche relative ai nuovi assegni di welfare).

A spiegarlo è il presidente, Pasquale Tridico, intervenuto sul dibattito in corso relativo alle possibili modifiche allo studio nella prossima legge di bilancio 2020. Secondo l’economista, l’intervento permetterebbe certamente di migliorare l’impianto normativo che al momento sottintende i nuovi assegni di welfare.

Tridico (Inps): incentivare l’accettazione delle offerte di lavoro

Stante la situazione, per il principale esponente dell’Inps l’ipotesi di sospendere il reddito di cittadinanza per accettare un lavoro a termine rappresenta un passo in avanti rispetto alla formula attuale di erogazione, perché “sarebbe un incentivo ad accettare un nuovo lavoro, anche se breve”. Ad oggi il neo lavoratore si troverebbe infatti nella situazione paradossale di dover comunicare all’istituto previdenziale la perdita dei requisiti di legge utili a mantenere in essere l’assegno e quindi ad avviare una nuova pratica da zero una volta terminata la collaborazione lavorativa.

Nella pratica, secondo le stime e le simulazioni che si stanno compiendo al momento, il lavoro temporaneo non dovrebbe comunque proseguire per un lasso di tempo superiore alle tre mensilità. Il reddito di cittadinanza resterebbe quindi sospeso per un massimo di 90 giorni e questo meccanismo potrebbe reiterarsi più volte, garantendo comunque un sostegno in assenza di altri sussidi di disoccupazione.

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