Arrivano importanti aggiornamenti in merito al reddito di cittadinanza ed agli obblighi connessi alla richiesta di sussidio. Fin dall’approvazione iniziale, il legislatore ha infatti voluto collegare la ricarica mensile di ogni card con l’attivazione dei cittadini che fanno parte del nucleo familiare a cui viene concesso il sostegno di welfare. Lo scopo è infatti quello di reinserire le persone nella vita sociale e lavorativa, garantendo contemporaneamente un ritorno per la comunità.
Proprio in tal senso si deve intendere la chiamata ai lavori di pubblica utilità effettuata nei confronti di coloro che risultano beneficiari di un assegno di cittadinanza da parte dei rispettivi comuni di residenza. Quest’ultimi sono infatti chiamati dalla normativa ad organizzare i PUC, acronimo che sta per “Progetti utili alla collettività”, pensati per garantire l’inclusione sociale.
È quindi evidente che i comuni sono chiamati a muoversi in tal senso nel breve termine, dopo che lo scorso 8 gennaio 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il relativo decreto legge del Ministero del Lavoro, con il quale si sancisce l’obbligo di avvio dei Puc. Per i fruitori del reddito di cittadinanza scatta invece l’obbligo di dare la propria disponibilità, visto che la mancata partecipazione di anche uno dei componenti del nucleo familiare ha come conseguenza la perdita del relativo beneficio.
Reddito di cittadinanza, dall’8/01 i PUC diventano obbligatori: ecco come funzionano
Stante la situazione, i comuni sono chiamati ad organizzare i PUC su diversi ambiti, in base alle esigenze presenti sul territorio. Le attività potranno essere di natura sociale, artistica, ambientale o miranti alla conservazione del patrimonio culturale. Si tratta di un lavoro che non viene retribuito e che non può risultare come sostitutivo delle mansioni che normalmente vengono svolte dal personale dipendente dell’ente pubblico.
Non potranno quindi essere attuate operazioni di esternalizzazione, ma saranno permesse attività di supporto agli stessi operatori e dipendenti pubblici locali. A livello pratico verranno richieste circa 8-10 ore di lavoro settimanali. I comuni istituiranno un apposito registro dei partecipanti, all’interno del quale verranno registrate le presenze giornaliere. Infine, sono esclusi dall’obbligatorietà di partecipazione ai PUC gli studenti, i beneficiari della pensione di cittadinanza, le persone con disabilità, e coloro che hanno obblighi o impegni di cura verso bambini piccoli o persone disabili.