Poste italiane anticipa il pagamento delle pensioni

Uno degli scogli certamente più difficili per molti è l’andare a ritirare la pensione: vediamo come Poste Italiane ha pensato di andare incontro ai tanti pensionati in questa occasione.

Poste italiane anticipa il pagamento delle pensioni

Per evitare fila ed assemblamenti di persona, anche il modo di pagare le pensioni questo mese, e anche i prossimi due, subirà delle variazioni da parte di Poste Italiane.

I pensionati che sono titolari di un Conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una PostePay Evolution dove viene canalizzato il pagamento del rateo vedranno già accreditata la cifra in anticipo il giorno 26 marzo. La data solitamente in uso del primo del mese sarà quindi anticipata, ed anche chi proprio non può rinunciare ad averli in contanti e deve andare allo sportello lo potrà fare scaglionato su più giorni secondo la lettera iniziale del cognome.

Nello specifico i cognomi dalla A alla B potranno ritirare la pensione in contanti giovedì 26 marzo, dalla C alla D il venerdì 27 marzo, dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo, dalla L alla O lunedì 30 marzo, dalla P alla R martedì 31 marzo, dalla S alla Z mercoledì 1° aprile.

Naturalmente, per Poste Italiane è preferibile – se possibile – prendere i soldi tramite i circa settemila sportelli Postamat sparsi in tutto il territorio nazionale, con calma durante tutto il mese, visto che sicuramente anche per usare lo sportello si creerà in questi giorni la fila. 

Ovviamente, saranno valide le raccomandazioni di entrare alla posta (come nel resto delle attività commerciali) solo se necessario, uno alla volta (quindi appena esce un cliente entra il successivo), mantenendo la distanza di sicurezza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale eventualmente aperte al pubblico.

Cercando il più possibile di aderire all’invito del restare tutti a casa, visto che con un po’ di dimestichezza per chi è registrato tante operazioni postali sono possibili anche online. Dal 27 marzo infine anche chi è percettore del reddito di cittadinanza dovrebbe trovarsi accreditata la somma nella propria carta.

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