Pensioni, il Governo punta al ricalcolo degli assegni d’oro

Il Governo punta a ripristinare maggiore equità sulle pensioni. Dopo il via libera al taglio dei vitalizi si prepara così ad intervenire anche sui cosiddetti assegni d'oro.

Pensioni, il Governo punta al ricalcolo degli assegni d’oro

Al nuovo taglio dei vitalizi seguirà presto un intervento correttivo sulle cosiddette pensioni d’oro, ovvero su quegli assegni che superano le 4mila o 5mila euro al mese e che non sono direttamente coperti da contributi previdenziali. Ad affermarlo è stato il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, intervenuto per esprimere la propria soddisfazione riguardo il via libera della misura sugli emolumenti dei Deputati.

Secondo l’esponente pentastellato, anche il nuovo intervento sugli assegni dei privati troverà realizzazione al più presto, e comunque prima che i lavori si interrompano per la consueta pausa estiva.

Di Maio (M5S): la legge sulle pensioni d’oro sarà presentata questa settimana

D’altra parte, quello sui vitalizi e sugli assegni d’oro è uno dei cavalli di battaglia del nuovo Governo del cambiamento, elemento che spiega la volontà di procedere con celerità. Di Maio ha infatti sottolineato che già nel corso della settimana presenterà la propria proposta, finalizzata a prevedere dei tagli sulle pensioni elevate e che non corrispondono a quanto versato dai lavoratori.

A tal proposito, il Ministro del Lavoro ha sottolineato che sono in corso gli ultimi controlli assieme all’Inps, ma l’intento resta quello di dare un segnale sociale chiaro. I risparmi ottenuti saranno infatti indirizzati verso le pensioni minime.

Pensioni d’oro: i dubbi sui ricorsi e sul meccanismo di taglio

Se il provvedimento sulle pensioni d’oro sembra quindi in dirittura d’arrivo, non manca chi esprime dubbi sul meccanismo di ricalcolo scelto. Negli scorsi giorni dall’opposizione si era rimarcato il rischio di un attacco al sistema. È stato in particolare l’ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ad evidenziare che un’azione simile potrebbe essere il preludio ad un intervento retroattivo su tutte le pensioni già liquidate.

Il rischio è che poi si passi alle pensioni normali. “Siamo assolutamente d’accordo sul taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro, ma ci opponiamo al fatto che si taglino di nuovo le pensioni degli operai” ha concluso l’esponente democratico, proponendo in alternativa di istituire un contributo di solidarietà a partire dai 5mila euro al mese.

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