Pensioni, Brambilla (Itinerari Previdenziali): aumentano i timori per una legge Fornero Bis

I gravi risvolti della crisi economica dovuta al Coronavirus rischiano di colpire duramente il comparto previdenziale. Cresce la paura per una nuova stretta sulle pensioni.

Pensioni, Brambilla (Itinerari Previdenziali): aumentano i timori per una legge Fornero Bis

Tra i rischi dettati dall’emergenza Covid-19 e dalla seguente crisi economica vi è anche la possibilità di una nuova stretta sulle pensioni, che potrebbe infine concretizzarsi in una legge Fornero Bis. Ad esprimere la propria preoccupazione al riguardo è Alberto Brambilla, presidente di Itinerari Previdenziali ed esperto di pensioni. 

Secondo quanto evidenziato dal consulente all’interno di una recente intervista rilasciata per la testata giornalistica “La Verità”, al termine della sperimentazione della Quota 100 vi sarebbe infatti il rischio di una riforma del sistema che possa far crescere nuovamente i parametri di accesso alla quiescenza. Un secondo fattore di rischio riguarderebbe inoltre l’importo delle future pensioni.

In tal senso, i prossimi mesi potrebbero essere decisivi. Sul Paese pesa infatti il rischio di una ulteriore crescita dei sussidi di natura assistenziale, un fattore che potrebbe provocare un aggravamento nello squilibrio all’interno dei conti del nostro ente previdenziale pubblico. A tal proposito, Brambilla ricorda che per via del Covid-19 l’Italia sta facendo fronte a un costo di quattro miliardi di euro al mese solo per sostenere la cassa integrazione.

Pensioni: i timori per la prossima riforma e la necessità di far quadrare i conti

Se alla base vi è quindi il problema di una corretta separazione tra assistenza e previdenza, resta il fatto che il termine della Quota 100 incombe. La sperimentazione terminerà nel 2021, ma il governo ha già chiarito di non voler prorogare ulteriormente la misura. Di fatto, anche senza nuovi interventi, potrebbe venirsi a creare uno scalone che per alcuni potrebbe richiedere fino a cinque anni in più di attesa.

D’altra parte, le possibilità per intervenire sul comparto senza appesantire eccessivamente il carico sui futuri pensionati ci sarebbero. Brambilla propone ad esempio di premiare chi dovesse decidere di restare più a lungo sul lavoro, senza penalizzare i pensionamenti anticipati. Si potrebbe creare così una specie di super bonus che avrebbe lo scopo di aumentare la quota di coloro che decidono di non uscire dal mercato del lavoro pur avendone i requisiti.

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