Pensioni anticipate e Quota 100: scadenza domanda a fine mese per la PA

Il prossimo 30 giugno scade il termine per la presentazione della domanda di accesso alla pensione anticipata tramite la quota 100 per i lavoratori della pubblica amministrazione che desiderano andare in quiescenza entro la fine del 2019.

Pensioni anticipate e Quota 100: scadenza domanda a fine mese per la PA

Si avvicina la scadenza utile per gli impiegati della pubblica amministrazione che desiderano far valere i propri requisiti di accesso alla nuova pensione anticipata tramite Quota 100. Nella giornata di ieri sono arrivati i nuovi dati aggiornati in merito alle richieste di coloro che hanno maturato almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione, con il dato complessivo che ha superato le 150 mila unità. Nel caso dei lavoratori statali bisogna però tenere in considerazione una particolarità.

Infatti, il legislatore ha previsto per tale categoria delle peculiari finestre di accesso, al fine di garantire la continuità del servizio pubblico in favore dei cittadini e di regolare il turn over. In tal senso, bisogna quindi considerare che la chiusura dell’ultima finestra utile per poter accedere alla pensione nel 2019 è fissata entro la fine del mese corrente. 

La domanda di collocamento a riposo riguarda in particolare i lavoratori del pubblico impiego che sono tenuti a dare un preavviso di almeno sei mesi a partire dalla decorrenza vera e propria della quiescenza. Per comprendere la logica del meccanismo si pensi, ad esempio, alla peculiare situazione del settore sanitario, dove una carenza cronica di personale potrebbe avere un forte impatto negativo.

Come funziona la finestra semestrale della quota 100 nella pubblica amministrazione

Entrando nello specifico della situazione, durante la finestra mobile semestrale il lavoratore pubblico potrà continuare a lavorare in attesa che scatti l’assegno dell’Inps. Non si tratta ovviamente di un obbligo, ma bisogna tenere presente che in tale periodo tali lavoratori risulterebbero senza reddito da lavoro ed al contempo senza reddito previdenziale.

Simile finestre sono state previste anche nel settore privato, sebbene la loro durata risulti ridotta della metà (corrispondendo a circa tre mesi). Gli ultimi dati statistici in arrivo dall’Inps parlano di oltre 50 mila lavoratori pubblici che hanno richiesto di accedere alla Quota 100, con il numero di domande che risulta in calo fisiologico dopo il boom iniziale dovuto alla prima tornata di presentazione delle domande.

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