Pensioni anticipate e Quota 100: per Renzi è una fregatura istituzionalizzata

Continua la battaglia per le pensioni anticipate tramite Quota 100 tra chi ritiene il provvedimento la chiave per superare la legge Fornero e chi pensa che sia una misura iniqua.

Pensioni anticipate e Quota 100: per Renzi è una fregatura istituzionalizzata

Torna a crescere la tensione interna rispetto alle tematiche della flessibilità previdenziale e della riforma del comparto. Ad essere oggetto di forti critiche da parte di Matteo Renzi è ancora una volta il provvedimento di uscita anticipata dal lavoro deciso dal precedente governo e confermato dall’attuale esecutivo anche per il prossimo biennio.

Stiamo parlando della Quota 100, che consente di accedere alla pensione a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti, purché si maturino i requisiti entro il termine della sperimentazione (fissata al 31 dicembre 2021).

Secondo il leader di Italia Viva, il provvedimento rappresenta “una fregatura istituzionalizzata, che si basa sulla damnatio memoriae di Elsa Fornero, che con la sua riforma ha messo in sicurezza i conti del Paese”. Per Renzi “ci sono stati alcuni errori, ma a quella riforma dobbiamo dire grazie”. Non è mancato quindi un attacco al leader della Lega, Matteo Salvini, che guadagnava consensi “attaccando le pensioni”.

Riforma pensioni: il problema della flessibilità non è stato risolto con la Quota 100

Sul punto Renzi ha quindi evidenziato che la Quota 100 non è riuscita a risolvere i problemi legati al superamento della legge Fornero e della mancata flessibilità in uscita dal lavoro, come invece continua ad evidenziare Salvini. “In realtà i problemi non li risolve, ma Salvini ha meravigliosi messaggi da usare sui social”, ha commentato Renzi.

La questione continuerà certamente a generare nuove discussioni, a partire dall’iter di verifica e approvazione della nuova legge di bilancio 2020 all’interno delle aule parlamentari. Proprio Italia Viva ha infatti presentato un emendamento per l’abolizione della Quota 100, in favore di meccanismi di riforma del settore differenti e pensati per favorire in particolare i lavoratori che stanno vivendo situazioni di disagio in età avanzata. Resta che attorno a tale provvedimento si concentrano le principali discussioni riguardanti la riforma del comparto previdenziale.

Continua a leggere su Fidelity News