Pensioni anticipate e Quota 100. Per la Cgil risparmi superiori a 7 miliardi: ecco perché

Secondo le parti sociali la nuova misura in grado di consentire la pensione anticipata tramite il raggiungimento della quota 100 arriverà a coprire appena un terzo della platea prevista inizialmente in fase di avvio.

Pensioni anticipate e Quota 100. Per la Cgil risparmi superiori a 7 miliardi: ecco perché

Continuano le discussioni riguardanti le pensioni anticipate tramite la quota 100, ed in particolare l’effettiva efficacia della misura rispetto alle ipotesi iniziali. Sulla vicenda è recentemente tornata anche la Cgil, che aveva posto fin dall’inizio la questione della effettiva platea dei beneficiari. A fare il punto sulle cifre in gioco è Ezio Cigna, responsabile nel sindacato per la previdenza pubblica.

Secondo quanto riportato dal sindacalista, al momento le domande di accesso alla pensione per mezzo della quota 100 (qui i vantaggi e gli svantaggi), presentate finora, sono circa 145 mila. I numeri racchiudono però tutte le pratiche effettivamente inviate, mentre di queste solo una parte verrà accolta. “Cifre che rendono ancora più attendibile la nostra previsione”, commenta Cigna.

Da tempo, la Cgil ha infatti evidenziato che la nuova Quota 100 arriverà a coinvolgere solo un terzo dell’effettiva platea prevista nel periodo complessivo di sperimentazione. In pratica, si tratta di circa 325 mila persone, contro le 970 mila per le quali sono effettivamente state stanziate risorse a copertura dei pensionamenti. Anche per questo, si parla sin da ora di risparmi importanti, che a questo punto potrebbero essere destinati ad altri capitoli di spesa.

Uscite anticipate e Quota 100: stimati oltre 7 miliardi di euro di risparmi

Nella pratica, sulla base delle proiezioni rese possibili dalle ultime stime, all’interno del triennio di sperimentazione della quota 100 potrebbero esserci risorse non utilizzate per 7 miliardi e 200 milioni di euro, su un totale di 21 miliardi di coperture. Di questi, circa 1,6 miliardi sarebbero riferibili all’anno in corso, mentre altri 2,9 miliardi riguarderebbero il 2020 e 2,6 miliardi il 2021.

Anche il Segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli esprime perplessità in merito alle proiezioni iniziali espresse dall’esecutivo. “Le nostre previsioni erano state considerate da Governo e Inps inattendibili”, spiega riguardo alla questione, evidenziando che, dopo il nuovo pressing in atto da parte dell’Unione Europea, ora “sembra che tutti ci diano ragione”.

La speranza è che i risparmi derivanti dalla Quota 100 possano essere impegnati in misure finalizzate a superare la legge Fornero, “prevedendo interventi in favore delle donne, dei lavoratori discontinui e precoci, dei lavoratori gravosi o usuranti”, oltre alla pensione di garanzia per i giovani.

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