Pensioni anticipate e Quota 100: per Cominardi è una “risposta importante”

Dal ministero del Lavoro giungono nuovi commenti sulle pensioni anticipate tramite la Quota 100. Secondo il sottosegretario Cominardi, la misura rappresenta un passo in avanti importante, ma l’obiettivo resta la proroga.

Pensioni anticipate e Quota 100: per Cominardi è una “risposta importante”

Le nuove pensioni anticipate tramite Quota 100 continuano a far discutere i lavoratori e la stessa politica, all’interno di un contesto previdenziale nel quale la maggiore flessibilità non sembra essere mai abbastanza. È in tal senso che possono essere certamente viste con interesse le ultime dichiarazioni in arrivo dal ministero del Lavoro ed in particolare dal sottosegretario Cominardi, il quale è tornato a parlare proprio della nuova opzione di prepensionamento.

L’esponente del Governo è intervenuto durante la relazione programmatica 2020 – 2022 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, ricordando innanzitutto i numeri che riguardano l’opzione di prepensionamento. A partire dalle 150 mila domande già registrate, che si convertono in un’opzione di accesso flessibile all’Istituto pubblico di previdenza in grado di beneficiare indirettamente circa 500 mila persone (contando mediamente nuclei familiari composti da 3-4 persone).

È una risposta importante per un sistema che era diventato troppo rigido dopo l’introduzione della Fornero”, ha spiegato Cominardi, ricordando però che ciò non basta per accogliere tutte le istanze e richieste di tutela in arrivo dalle lavoratrici e dai lavoratori. Infatti, “l’obiettivo è di trovare una flessibilità che duri anche dopo i tre anni di Quota 100”.

Uscite anticipate, con la quota 100 possibile il pensionamento dai 62 anni di età

La nuova Quota 100 è un’opzione prevista attualmente dal Governo in senso sperimentale, con durata triennale. Al termine del periodo, il governo potrà deciderne un’eventuale proroga, una modifica dei termini di funzionamento, oppure la sua sostituzione con un’opzione differente. In tal senso, spesso si è sentito parlare dell’introduzione della Quota 41 per i lavoratori precoci, al posto della misura attuale.

A tal proposito, è utile ricordare anche che il provvedimento consente il pensionamento anticipato a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti, senza alcuna penalizzazione. Il lavoratore dovrà però accettare una pensione più bassa rispetto a quella che avrebbe maturato attraverso il raggiungimento dei requisiti di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di versamenti), stante la minore contribuzione. L’opzione prevede inoltre l’impossibilità di cumulare eventuali redditi autonomi o da lavoro dipendente, fatto salvo il lavoro occasionale nei limiti di una somma non superiore a 5mila euro l’anno.

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