Pensioni anticipate e Quota 100: anche per Elsa Fornero “non si può cancellare”

L’ex ministro del Lavoro torna sulla questione delle pensioni anticipate tramite Quota 100 e spiega che il nuovo meccanismo di prepensionamento non deve essere cancellato, anche se il giudizio complessivo sul provvedimento è negativo.

Pensioni anticipate e Quota 100: anche per Elsa Fornero “non si può cancellare”

Il dibattito sulle pensioni anticipate e sulla flessibilità in uscita dal lavoro torna a concentrarsi sulla Quota 100, il meccanismo che prevede di consentire l’accesso all’Inps a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti. Negli scorsi giorni si è sviluppato un ampio dibattito al riguardo in merito alla possibilità di lasciar proseguire o meno la sperimentazione anche nei prossimi anni.

Il provvedimento è attualmente previsto come sperimentale per il triennio 2019 – 2021, termine entro il quale non sarà più possibile procedere con la richiesta di pagamento facendo ricorso all’opzione. Ma con l’avvio del nuovo governo giallo-rosso si sono moltiplicate le voci circa una possibile interruzione anticipata della misura, oppure di una modifica sui parametri di accesso.

Sul punto è intervenuta di recente l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, esprimendo la propria contrarietà al provvedimento, ma spiegando allo stesso tempo che ora non si può più tornare indietro e non sarebbe quindi saggio provvedere alla sua cancellazione anticipata.

Le dichiarazioni di Elsa Fornero sulle pensioni anticipate tramite quota 100

Stante la situazione, l’ex ministro Fornero ha spiegato il proprio punto di vista sulla vicenda durante un’intervista rilasciata per la trasmissione televisiva Tagadà del canale La7. “Considero Quota 100 una scelta negativa per il Paese, anche se per le singole persone è un dato positivo. Però, se si spiega il contesto, le persone probabilmente capiscono anche le ragioni per l’aumento dell’età di pensionamento”, ha evidenziato l’economista, dopo essere stata interrogata sulla questione.

Per l’ex ministro del lavoro, in senso generale “se si guarda al Paese la Quota 100 è stata una scelta negativa, ma oggi non si può tornare su di essa cancellandola. Quello che forse si può fare – continua la Fornero – è introdurre qualche correttivo ai fini di limitare la spesa. Perché questa è una scelta che comunque costa cara al Paese e che forse non era prioritaria rispetto alle tante domande di welfare inevase”.

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