Pensioni anticipate e LdB2020: ecco i criteri delle possibili alternative alla Quota 100

Nonostante l’introduzione della Quota 100, la legge Fornero continua a tenere bloccati sul posto di lavoro moltissimi contribuenti. Ecco cosa attendersi con la Manovra 2020.

Pensioni anticipate e LdB2020: ecco i criteri delle possibili alternative alla Quota 100

Il caso della Quota 100 sembra ormai poter andare verso una soluzione positiva, dopo la notizia in arrivo dal governo giallo-rosso circa l’intenzione di confermare fino al termine della sperimentazione (prevista per il 31 dicembre 2021) l’opzione di accesso anticipato alla pensione dai 62 anni di età e 38 anni di contribuzione. Nonostante ciò, la legge Fornero continuerà a mantenere i propri effetti su coloro che purtroppo non riusciranno a maturare i requisiti di accesso appena evidenziati in tempo utile.

Non sorprendono quindi le numerose rivendicazioni in arrivo dalle parti sociali e dagli stessi lavoratori rispetto alla necessità di aprire i requisiti di quiescenza ordinari, confermando altre opzioni in scadenza e prevedendo un allentamento della rigidità in essere. La questione risulta ad esempio evidente con il congelamento per le uscite anticipate dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, che al momento risulta confermato fino al 2026, e che in molti chiedono di rendere strutturale. 

Tantissimi lavoratori precoci chiedono poi di estendere la Quota 41 a tutti (al momento è disponibile solo per alcune specifiche situazioni di disagio), oppure di ampliare la platea dei potenziali beneficiari. Per comprendere il potenziale successo dell’iniziativa basta infatti pensare che con tale opzione nel corso del 2019 sono già state presentate oltre 11.500 domande di pensionamento.

Pensioni anticipate e Manovra 2020: verso la proroga dell’Ape e dell’opzione donna

Tra le misure in scadenza sulle quali è atteso un intervento ci sono anche l’APE sociale e la versione volontaria. Nel primo caso l’uscita è possibile dai 63 anni di età e con 30-36 anni di versamenti. Per la versione volontaria (della quale in verità si parla poco) sono invece sufficienti 20 anni di versamenti, a patto di accettare una trattenuta sul futuro assegno per la restituzione del prestito ponte collegato.

Infine, tra le misure più attese nella nuova finanziaria vi è anche la proroga dell’Opzione Donna, che richiede almeno 58 anni di età (59 anni per le lavoratrici autonome) e 35 anni di versamenti, accettando in cambio il penalizzante ricalcolo contributivo puro dell’assegno. L’attesa delle lavoratrici è per una proroga dei requisiti all’interno della Manovra 2020.

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