Pensioni anticipate dai 63 anni: per l’APE sociale istanze entro il 15 luglio 2019

Manca ormai meno di un mese alla scadenza utile per la presentazione delle istanze relative alla pensione anticipata tramite l’APE sociale. Potenzialmente coinvolti tutti gli aventi diritto che non hanno prodotto la pratica lo scorso marzo.

Pensioni anticipate dai 63 anni: per l’APE sociale istanze entro il 15 luglio 2019

Tra i diversi meccanismi di prepensionamento senza penalizzazione attualmente disponibili, l’APE sociale (ecco come richiederla) rappresenta certamente un’ipotesi interessante per tutti gli aventi diritto che stanno vivendo in età avanzata particolari condizioni lavorative o di disagio. Nella pratica l’opzione consente di uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’età della pensione di vecchiaia, attualmente raggiungibile a partire dai 67 anni e con almeno 20 anni di contribuzione.

L’anticipo pensionistico pubblico permette invece di anticipare la quiescenza a partire dai 63 anni di età, mentre l’anzianità contributiva prevede dai 30 ai 36 anni di versamenti (a seconda delle condizioni). Per poter beneficiare della misura, i pensionandi dovranno anche rientrare in una delle condizioni peculiari previste dalla legge.

Si parla infatti di 30 anni per disoccupati che hanno terminato la Naspi o altri sussidi di disoccupazione, caregivers o invalidi (con una percentuale riconosciuta superiore al 74%). Un ulteriore caso particolare è poi quello di chi svolge cosiddetti lavori gravosi. Il legislatore ha previsto in questo caso 15 specifiche categorie (estendendo quindi l’opzione rispetto alle 11 categorie decise inizialmente).

La questione della doppia istanza e la scadenza del 15 luglio

Per poter accedere all’APE sociale il lavoratore avente diritto è chiamato a produrre una doppia istanza. La prima prevede il riconoscimento dei requisiti utili per poter beneficiare della misura. Per questo sono state previste tre finestre annue. La prima è terminata lo scorso 31 marzo 2019, mentre la prossima utile è fissata al 15 luglio 2019. L’ultima disponibile scadrà invece il prossimo 30 novembre. Una volta ricevuta risposta positiva dall’Inps, il lavoratore potrà effettivamente procedere con la seconda istanza, ovvero la domanda di pensionamento.

È importante notare che le domande saranno accolte sulla base delle risorse disponibili e di un meccanismo di monitoraggio effettuato dalla stessa Inps. In considerazione di tale sistema di funzionamento, gli aventi diritto potenzialmente interessati a beneficiare della misura faranno bene a valutare di agire con tempestività per l’inoltro della propria istanza di riconoscimento.

Continua a leggere su Fidelity News