Pensioni 2020, ecco l’età di quiescenza ordinaria e anticipata nel prossimo anno per donne e uomini

Con l’avvicinarsi del 2020 molti lavoratori si avvicinano alla data di accesso alla pensione e cominciano a fare i conti in merito alla maturazione del proprio diritto di quiescenza. Ecco quali saranno i requisiti ordinari e agevolati.

Pensioni 2020, ecco l’età di quiescenza ordinaria e anticipata nel prossimo anno per donne e uomini

Passata la prima metà dell’anno, sono in molti ad attendere il 2020 per poter accedere all’agognata pensione. In questo senso, sarà certamente interessante seguire il dibattito sulla prossima Manovra (che dovrà contenere importanti aggiustamenti rispetto alle attuali regole di funzionamento della previdenza). Ma di particolare interesse per molti sono anche i requisiti ordinari di accesso all’Inps, legati all’ultima riforma del settore (cioè alla legge Fornero).

Per quanto concerne l’età pensionabile ordinaria nel 2020, troviamo innanzitutto la conferma dei 67 anni per l’accesso all’assegno di vecchiaia, unitamente alla maturazione di almeno 20 anni di versamenti. L’opzione è valida per i dipendenti iscritti all’AGO, quelli del pubblico e per i lavoratori autonomi. Anche per la maturazione dell’assegno sociale sarà necessario aver raggiunto i 67 anni, ma in questo caso i vincoli contributivi si sostituiscono con quelli reddituali.

In merito invece alle uscite anticipate, la pensione legata all’anzianità contributiva richiederà nel 2020 almeno 42 anni e 10 mesi di versamenti per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Al momento, l’età non ha subito variazioni legate all’adeguamento per l’aspettativa di vita per via di quanto previsto nella legge di bilancio 2019, ma resterà comunque da verificare se la prossima Manovra confermerà tale impostazione. Diversamente, si passerebbe purtroppo ad aggiornare i parametri a 43 anni e 3 mesi (un anno in meno per le donne).

Le altre misure di accesso anticipato alla pensione in fase di proroga

Ai meccanismi ordinari di uscita dal lavoro si affiancheranno nel 2020 le misure di flessibilità previste in senso sperimentale. Sicuramente, sarà ancora possibile dare seguito alla pensione anticipata tramite Quota 100, che permette l’uscita dal lavoro a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di contribuzione. Le ultime indicazioni di area governativa parlano anche della proroga dell’Opzione Donna, che consente di ottenere l’accesso alla pensione anticipata a partire dai 58 anni di età (un anno in più per le lavoratrici autonome) e con almeno 35 anni di versamenti.

Sembra invece in salita la strada per la proroga dell’APE sociale e dell’APE volontaria. Le due misure hanno visto il riconoscimento della loro importanza da parte dell’esecutivo, ma si trovano in fase di scadenza in un momento delicato per il bilancio pubblico. Infine, per quanto concerne la Quota 41 per tutti, sembra ormai certo che il provvedimento non potrà concretizzarsi con la legge di bilancio 2020 (sebbene risulti garantito l’avvio dell’opzione entro la fine della legislatura).

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