Una notizia assurda dal napoletano: una donna, dopo aver allertato un’ambulanza, avrebbe cercato di approfittare della presenza degli uomini per farsi spostare un mobile del salotto, per poter così attaccare la spina della tv. Secondo quanto riferito da alcune fonti, la chiamata sarebbe arrivata alla centrale operativa dalla stessa donna, che avrebbe chiesto assistenza per il figlio che sembrava non stare bene.
Una volta arrivati all’appartamento della donna, i sanitari con un medico della Croce Rossa di Ercolano, si sarebbero accorti che il ragazzo era semplicemente chiuso in bagno a fumare una sigaretta. La madre, la stessa che aveva avanzato la richiesta di soccorsi, avrebbe dunque chiesto alle persone presenti di spostarle alcuni mobili, così che riuscisse ad inserire la presa elettrica di una tv, invogliando il ragazzo ad uscire dal suo nascondiglio di fortuna.
Gli operatori ed il medico avrebbero evidenziato il fatto che, tale mansione, non rientrasse tra i loro compiti, la donna avrebbe esclamato, risoluta: “Ormai siete qui“. Dopo un ovvio rifiuto da parte dei sanitari, la donna avrebbe quindi insistito per trasportare il ragazzo al Pronto Soccorso a causa di un momento di agitazione. In concomitanza di questo fatto, un un uomo di Portici decideva di accompagnare in ospedale, con il proprio mezzo, il figlio di 3 anni sofferente per una crisi respiratoria, per non aspettare l’ambulanza che prevedeva tempi lunghi.
La situazione è stata denunciata dalla Croce Rossa, tenendo in considerazione il fatto che le ambulanze medicalizzate sul territorio risultano in numero limitato e dichiarando che non possono essere utilizzate senza una motivazione valida. Domenico Piscitelli, infermiere e presidente della croce rossa di Ercolano, avrebbe dichiarato: “Da infermiere che ha vissuto il 118 in prima persona e poi da presidente della Croce Rossa devo dire che queste situazioni non rappresentano una novità“.
Lo stesso, affiancato da altri membri dell’equipaggio, avrebbe continuato: “Pensiamo che sia assurdo tenere impegnata una delle poche ambulanze sul territorio per una agitazione psicomotoria che non esiste, quando in realtà si voleva semplicemente far spostare dei mobili“. Inoltre, davanti alla risposta negativa per l’assurda richiesta, la donna avrebbe creato ulteriori disagi pretendendo il trasporto in ospedale, bloccando i medici che avrebbero potuto occuparsi di pazienti che realmente necessitavano di cure.