Viaggi e crociere saltate, la JD Travel di Brindisi chiude attività. Il titolare: "Nessuna truffa"

Nella mattinata del 20 Settembre il titolare della JD Travel ha rotto il silenzio con un comunicato stampa con il quale annuncia la chiusura dell'attività, proseguono intanto le denunce di chi non è potuto partire. Il titolare promette di proteggere i clienti.

Viaggi e crociere saltate, la JD Travel di Brindisi chiude attività. Il titolare: "Nessuna truffa"

A Brindisi sta tenendo banco la vicenda della JD Travel, l’agenzia di viaggi finita al centro di un ciclone mediatico dopo che moltissime persone non sono potute partire per le vacanze programmate, in particolare crociere con la compagnia MSC ma anche viaggi all’estero e viaggi di nozze. La rabbia è tanta. La vicenda ha avuto inizio nelle scorse settimane quando alcuni clienti si sono recati in agenzia per avere informazioni sui loro viaggi, ma avevano trovato l’agenzia chiusa. Il titolare aveva pubblicato un comunicato affermando che la stessa sarebbe riaperta mercoledì 16 Settembre ma anche a quella data l’agenzia era chiusa. A questo punto i clienti sono andati su tutte le furie e hanno parlato apertamente di truffa.

In pochi sono riusciti davvero a partire per le vacanze, pare che nella maggior parte dei casi i biglietti siano arrivati poco prima della partenza. L’agenzia nel comunicato aveva spiegato che vi erano comunque stati dei problemi tecnici al sistema che gestisce le prenotazioni e di questo il titolare se ne era fatto carico, lo stesso aveva spiegato che vi erano state delle questioni legali risolte in un paio di giorni con la compagnia MSC. Nella mattinata di oggi 20 Settembre l’agenzia ha pubblicato un comunicato in cui si riferisce della chisura dell’attività. 

Il titolare: “Non sono scappato, nessuna truffa”

Come detto nella mattina del 20 Settembre il titolare dell’agenzia JD Travel con sede in via Osanna a Brindisi ha dichiarato il cessata attività non a causa di “errori professionali o da mancanza di serietà, ma dalle consegeuenze di un articolo infondato relativo a un viaggio a Sharm El Sheikh, in cui si parlava di presunte truffe a nostro carico. Tale accusa è stata totalmente smentita, ma ha comunque generato un clima di diffidenza che ha portato alcuni dei principali tour operator con cui collaboravamo a revocare, in poche ore, tutte le pratiche a noi affidate e a far decadere prenotazioni a noi già confermate” – spiega il titolare nel comunicato. 

Da quanto si apprende nel comunicato l’agenzia mercoledì scorso era pronta a riprendere l’attività pur in una situazione giudicata difficile, ma proprio la scelta unilaterale dei partner di chiudere ogni rapporto di collaborazione con l’agenzia ha impedito al titolare di andare avanti. Nel comunicato odierno di parla anche di minacce famigliari riferite allo stesso titolo e alla famiglia appunto. 

“Precisiamo inoltre che l’unico diseguido concreto si è verificato con MSC Crociere, con cui abbiamo raggiunto un accordo in soli due giorni: la compagnia ha infatti garantito a tutti i nostri clienti la partenza regolare delle prestazioni già effettuate. Tuttavia, MSC ha deciso di impedire ogni nostro contatto diretto con i clienti, privandoci della possibilità di fornire assistenza e generando ulteriore ansia tra i viaggiatori” – precisa ancora il titolare nel comunicato.

“I nostri clienti hanno perso un viaggio, ma io ho perso tutto: dieci anni di lavoro, impegno e sacrifici cancellati in poche ore a causa di maldicenze e pettegolezzi” – ha affermato ancora rammaricato il titolare. Che annuncia comunque una battaglia legale per poter “ottenere i rimborsi dovuti” e che ravvisa come “non sono scappato con la cassa” e che non vi è stata nessuna truffa a nessuno. Nonostante però l’impegno del titolare sono già partite decine di azioni legali contro l’agenzia. “Le prenotazioni esistevano ed erano regolarmente inserite nei sistemi. L’interruzione è avvenuta per decisione unilaterale dei tour operator, che hanno preferito scaricare ogni responsabilità sull’agenzia senza prima verificare i fatti” – afferma ancora il titolare. Che annuncia anche azioni legali contro ex collaboratori che per “lavarsi le mani” hanno fornito indirizzi e recapiti telefonici del titolare e dei suoi famigliari generando ancora un clima di paura nei suoi congiunti. 

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