Vermi nella pasta al sugo: il caso scuote le scuole di Roncade

Un suggestivo episodio di contaminazione alimentare si è verificato nella scuola primaria di San Cipriano a Roncade, quando dei vermi sono stati trovati nella pasta (e no: non erano vermicelli) servita ai bambini.

Vermi nella pasta al sugo: il caso scuote le scuole di Roncade

Un episodio sconcertante ha avuto luogo il 27 febbraio 2025, quando i bambini della scuola primaria Luigi Einaudi di San Cipriano, a Roncade (Treviso), si sono trovati di fronte a un piatto di pasta al sugo contaminato da vermi. Il fatto ha scatenato un’ondata di indignazione tra i genitori e sollevato numerosi interrogativi sulla sicurezza alimentare nella mensa scolastica.

Durante l’ora di pranzo, quando gli studenti si stavano accingendo a consumare il pasto, una delle maestre ha notato qualcosa di strano nei piatti di pasta. Con grande prontezza, ha immediatamente allertato il comitato mensa e fermato la distribuzione del cibo, evitando che i bambini ingerissero la pasta contaminata. Alcuni dei bambini si erano già accorti della presenza di vermi tra i rigatoni, che erano chiaramente visibili nel sugo.

Fortunatamente, nessuno dei piccoli alunni ha ingerito la pasta contaminata, ma l’incidente ha lasciato tutti sotto shock, compresi gli insegnanti. La ditta incaricata della refezione scolastica, la Dussmann, è già stata al centro di polemiche in passato, con altri episodi simili in cui sono stati trovati corpi estranei nei pasti. Nel novembre 2022, ad esempio, a Casale sul Sile erano stati rinvenuti filamenti metallici in una crema di carote servita ai bambini. Nonostante questi precedenti, la società ha recentemente vinto l’appalto per la fornitura di pasti anche a Roncade, suscitando preoccupazione tra i genitori, che avevano già sollevato dubbi sulla qualità del servizio, in particolare per quanto riguarda la temperatura dei pasti.

Il sindaco di Roncade, Marco Donadel, ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo“. Appena informati dell’incidente, i responsabili comunali hanno immediatamente contattato il biologo incaricato di monitorare il servizio di refezione, che ha prelevato dei campioni di cibo contaminato per inviarli al Servizio Igiene Alimentare e Nutrizione (SIAN) dell’ULSS 2 per le necessarie analisi.

L’amministrazione comunale ha assicurato che sono in corso tutti gli accertamenti necessari e ha promesso di prendere provvedimenti in caso di esito negativo delle analisi. Nel frattempo, la vicenda ha scatenato la rabbia dei genitori, che non intendono più inviare i propri figli a scuola per il pranzo finché non verranno presi provvedimenti concreti. Molti genitori hanno espresso il loro disappunto, minacciando di ritirare i figli dalla mensa scolastica, poiché non si sentono garantiti sulla sicurezza e sulla qualità dei pasti serviti.

Questo episodio ha sollevato anche un dibattito più ampio sul controllo delle mense scolastiche e sulla qualità del servizio offerto dalle aziende appaltatrici. Nonostante i controlli, infatti, l’incidente ha messo in evidenza la necessità di una vigilanza costante sulla sicurezza alimentare nelle scuole. I genitori chiedono che venga fatta chiarezza su come sia stato possibile che dei vermi siano finiti nel cibo destinato ai bambini e che vengano adottate misure più severe per evitare che episodi simili si ripetano in futuro. Nel frattempo, l’azienda Dussmann, interpellata dai media, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito all’incidente.  

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