Veneto: mozione al governatore Zaia per tutelare il presepe come simbolo culturale

Allestire il presepe, non per ragioni religiose, ma culturali, trova qui giustificazione nella mozione numero 285 di Andrea Bassi, Stefano Casali e Fabiano Barbisan rivolta al governatore Zaia ed alla giunta regionale.

Veneto: mozione al governatore Zaia per tutelare il presepe come simbolo culturale

A un mese dal Natale tornano le polemiche sui segni religiosi che l’accompagnano come il presepe e i canti natalizi nelle scuole. Tutta la discussione nasce a causa di un multiculturalismo che “mette a repentaglio i valori della nostra nazione“: il Natale va oltre la sfera religiosa e, in quanto simbolo culturale, va salvato. Così la pensa il consigliere regionale Andrea Bassi del Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà, e i colleghi Stefano Casali e Fabiano Barbisan.

Stiamo parlando della mozione numero 285, che porta le firme di Bassi, Casali e Barbisan. Nel documento si richiede al governatore Zaia, e alla Giunta regionale, di invitare i dirigenti scolastici e le istituzioni ad allestire il presepe nelle proprie strutture nel periodo di Natale. Secondo i firmatari, è una risposta ai dubbi nati in alcune scuole (anche in Sicilia) per la presenza di bambini appartenenti a culture diverse.

Bassi e Casali affermano: “Il crocefisso e il presepe sono simboli dei valori culturali e civili, prima che religiosi, su cui si fonda la nostra società: negarli significherebbe scardinare la nostra civiltà e aprire le porte ad altre culture che si basano su principi diversi dai nostri”. Secondo i firmatari inoltre, la mozione vuole rispondere “alle parole della Boldrini quando, tempo fa, definì il presepe una ricetta per l’ignoranza“.

Durante il Natale del 2015, la presidente della Camera, Laura Boldrini, aveva parlato di conoscenza e confronto con culture e religioni diverse dalla nostra come fattore arricchente, e aveva detto che ciò non comporta perdere le proprie radici culturali. Aveva continuato dicendo: “La conoscenza nasce dalla spinta ad avere un confronto con altre dimensioni, altrimenti questa è la negazione della cultura, la ricetta per l’ignoranza“.

I firmatari la mozione hanno pensato anche ad inserire nella richiesta un invito rivolto a tutte le scuole, perché – assieme all’allestimento del presepe – sia dato un tempo alla spiegazione del significato dei simboli religiosi, quali il crocefisso e (appunto) il presepe.

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