Veneto: licenziati i bidelli con diplomi irregolari

Avevano raggirato le graduatorie e firmato contratti a tempo determinato con diplomi irregolari. Dopo un anno di indagini, sono partiti i licenziamenti per il personale scolastico. In Veneto un centinaio di casi.

Veneto: licenziati i bidelli con diplomi irregolari

Hanno partecipato al bando e all’iter di selezione (qui le recenti assunzioni decretate dall’ultima legge di bilancio) come migliaia di persone in tutta Italia per lavorare nelle nostre scuole. I punteggi alti hanno permesso loro di scalare le graduatorie e firmare contratti a tempo determinato per periodi lunghi e sostituzioni. Nulla di anomalo, se non fosse che lo hanno fatto con diplomi irregolari o falsi (in alcuni casi). 

Sono già diversi mesi che in diverse regioni d’Italia è emerso questo sconcertante dato. La procura di Napoli ha aperto le indagini circa un anno fa su tutta l’Italia individuando un meccanismo che permetteva di avere diplomi con punteggi più alti rispetto a chi li ha presi studiando. In altri casi, invece, i diplomi presentati e dichiarati durante la presentazione della domanda sembrano essere completamente fasulli. 

Solo in Veneto si contano più di un centinaio di casi. Proprio nelle scorse ore sono partiti i licenziamenti per non conformità dei titoli di abilitazione. I soggetti individuati e licenziati, oltre al cancellamento del contratto, saranno depennati dalle graduatorie e segnalati alla Procura, rischiando ben oltre il semplice depennamento dalla graduatoria. 

La direzione scolastica del Veneto ha individuato circa sei istituti della Campania coinvolti nella vicenda. Infatti, la maggior parte dei soggetti licenziati provengono da una ristretta aria del salernitano. Questi, dopo aver ricevuto il diploma irregolare, hanno preso parte alla selezione scegliendo istituti scolastici del nord Italia per eludere i controlli. 

Oltre alla procura di Napoli, già a Verona lo scorso anno erano state individuate anomalie e presi nell’immediato provvedimenti. A questo ha fatto seguito l’allarme e l’esortazione ad approfondire i controlli anche negli altri distretti scolastici, come quelli del Veneto. Le indagini si sono focalizzate sulla Campania, restringendo il campo alle province di Salerno e di Avellino. Tutti gli ausiliari sottoposti a licenziamento rischiano condanne per il reato di truffa ai danni dello Stato

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