Il vicino di casa dei coniugi trovati morti a Varese ha confessato tutto. Si è trattata di una rapina finita nel sangue.
Ha finalmente un colpevole l’omicidio di Martino Ferro e Graziella Campiello, i due coniugi di Venegono Inferiore, in provincia di Varese, trovati morti in casa loro dal figlio. Ad uccidere gli anziani coniugi Alessandro Lorena, 28 anni, figlio dei vicini di casa. Dopo essere stato interrogato il giovane ha confessato tutto.
Secondo quanto ha lui stesso dichiarato, pare che il motivo dell’omicidio dei due coniugi sia stato un tentativo di rapina. Il bottino, però, è stato molto magro, dal momento che il vicino dei coniugi ha trovato in casa solo una piccola somma di denaro. Ad aprirgli la porta sarebbero stati gli stessi anziani, che si fidavano di lui in quanto figlio del vicino e persona che conoscevano molto bene.
I sospetti degli inquirenti che si sono occupati del caso si sono concentrati sul figlio dei vicini dopo il racconto di un testimone, che ha riferito di averlo visto nei pressi della villetta dei due coniugi proprio in prossimità dell’ora del delitto.
Inizialmente Alessandro Lorena ha cercato di costruirsi un alibi, ma sin da subito nel suo racconto ci sono state molte incongruenze. Alla fine il giovane figlio del vicino ha confessato tutto ed ha spiegato come si sono svolti i fatti.
Secondo la ricostruzione fatta pare che il giovane abbia colpito l’uomo con un martello nel garage a fianco all’abitazione, proprio dove è stato ritrovato il suo cadavere, ed avrebbe poi aggredito la donna in camera da letto dove si era recato in cerca di denaro. Alla fine è riuscito a racimolare soltanto 100 euro.
A trovare i corpi dei due anziani coniugi il figlio della coppia, 50enne, che era stato indagato nelle scorse ore come atto formale solo per poter procedere a degli accertamenti sulla sua auto e sui suoi abiti.
Increduli ancora i vicini per la terribile vicenda che si è verificata a pochi metri dalle loro abitazioni.