Tuturano, il Natale “negato”: una piazza al buio tra abbandono percepito e resistenza dei cittadini

A Tuturano, frazione di Brindisi, l’assenza di luminarie e del tradizionale albero in piazza Regina Margherita diventa il simbolo di una comunità che si sente dimenticata dalle istituzioni, ma che prova comunque a salvare lo spirito del Natale.

Tuturano, il Natale “negato”: una piazza al buio tra abbandono percepito e resistenza dei cittadini

A Tuturano il Natale 2025 nasce già in salita: niente luminarie pubbliche e, a quanto sembra, nemmeno il tradizionale albero in piazza Regina Margherita, simbolo della comunità e punto di ritrovo per grandi e piccoli. Il risultato è un clima di festa “negata”, come lo definiscono i residenti, che vivono l’8 dicembre – data che in molte città coincide con l’accensione ufficiale delle luci – come il segno di un’ennesima dimenticanza istituzionale.

Una frazione che si sente abbandonata

Tuturano è formalmente una frazione del Comune di Brindisi, ma molti abitanti percepiscono questa condizione come una progressiva perdita di centralità politica e amministrativa. Nel loro racconto emerge l’idea di un territorio “declassato” a semplice quartiere periferico, sacrificato rispetto alle priorità del capoluogo, che concentra su centro storico e vie principali risorse e allestimenti natalizi. In questo quadro, l’assenza di luminarie e albero in piazza diventa il simbolo visibile di una distanza che non è solo geografica, ma anche istituzionale e culturale.

Le luci in città, il buio a Tuturano

Mentre in molte città italiane l’8 dicembre segna l’avvio delle festività, con accensioni scenografiche di alberi e luminarie nei centri storici, a Tuturano la piazza Regina Margherita resta al buio. A Brindisi la giunta ha confermato l’installazione di illuminazioni natalizie lungo i principali corsi e nelle piazze più importanti, affidando anche a fondazioni culturali la gestione di eventi e iniziative che compongono un ricco cartellone natalizio. Nel frattempo, altre zone della città protestano per una distribuzione ritenuta disomogenea delle luci, segno di un malcontento che non riguarda solo Tuturano ma anche altri quartieri considerati marginali.

Il ruolo dei cittadini e della parrocchia

In assenza di un intervento organico dell’amministrazione, sono i cittadini a provare a “salvare” il Natale della frazione, addobbando balconi, facciate, cortili e tratti di strada a proprie spese. Un ruolo centrale lo giocano anche la parrocchia e le confraternite locali, che hanno allestito con cura la chiesa dell’Addolorata, trasformandola in uno dei pochi luoghi pienamente natalizi del paese. Si muovono anche comitati e associazioni, impegnati nell’organizzazione di piccoli eventi, mercatini e momenti di socialità che cercano di compensare, almeno in parte, il vuoto lasciato dagli allestimenti pubblici.

Il gelo delle istituzioni e la richiesta di responsabilità

Nella percezione dei residenti, il vero “gelo” non è quello delle temperature di dicembre, ma quello istituzionale: il senso di essere stati lasciati soli anche in un periodo tradizionalmente dedicato alla comunità e alla condivisione. Le difficoltà di bilancio del Comune e le polemiche politiche sulla gestione delle risorse per gli eventi natalizi a Brindisi alimentano l’idea che le scelte sul dove e come investire siano tutt’altro che neutre. Da Tuturano si leva perciò una richiesta chiara: non solo spiegazioni sui criteri che hanno portato a escludere la frazione dagli allestimenti, ma un’assunzione di responsabilità che riporti, concretamente, un segno di Natale anche in piazza Regina Margherita.

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