Terzo mandato, De Luca prende tempo: attesa per la decisione di domani

​Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha evitato di rispondere alle domande dei giornalisti riguardo alla recente pronuncia della Corte Costituzionale sul terzo mandato.

Terzo mandato, De Luca prende tempo: attesa per la decisione di domani

La sentenza della Corte Costituzionale sul terzo mandato dei presidenti di Regione potrebbe avere effetti significativi sugli equilibri politici, soprattutto in Campania. Se la Consulta dovesse bocciare la legge regionale che consente un ulteriore mandato a Vincenzo De Luca, il Partito Democratico si troverebbe in una posizione di forza per negoziare con il governatore uscente una transizione politica più ordinata. In tal caso, potrebbe aprirsi la strada a una candidatura condivisa tra le varie anime del centrosinistra, seguendo il modello già sperimentato con successo a Napoli con Gaetano Manfredi.

Diverso lo scenario nel caso in cui la Corte confermasse la legittimità del terzo mandato. De Luca, forte del via libera costituzionale, potrebbe decidere di ricandidarsi anche senza l’appoggio formale del Pd, capitalizzando il suo consenso personale e aumentando il proprio peso contrattuale all’interno della coalizione. Un’eventualità che metterebbe il Partito Democratico davanti a un bivio: sostenerlo nuovamente oppure cercare un’alternativa, con il rischio di spaccature e frammentazioni.

Sul fronte opposto, anche il centrodestra si prepara a una partita complessa. La coalizione deve decidere se puntare su un candidato politico, come Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) o Gianpiero Zinzi (Lega), oppure virare su un nome civico, opzione che potrebbe riscuotere consensi trasversali e piacere a Forza Italia, specie dopo il passo indietro di Fulvio Martusciello. La scelta del candidato sarà decisiva per presentare una sfida credibile a un possibile De Luca bis (o tris). Le accuse di De Luca al Pd In questo contesto, il governatore campano non ha mancato di lanciare frecciate al suo stesso partito.

De Luca ha accusato il Pd di ipocrisia per non essersi opposto apertamente all’impugnazione della legge da parte del Governo. Secondo lui, è inaccettabile che un partito di opposizione non difenda un principio di equità normativa, cioè che la legge debba essere applicata allo stesso modo in tutte le regioni. “È vergognoso ha affermato che si tolleri una palese disparità senza alzare la voce.” Il ruolo della Lega e il nodo delle regioni del Nord Nel frattempo, anche la Lega segue con attenzione gli sviluppi.

Pur mantenendo una linea ufficiale di dialogo con gli alleati, il partito guidato da Matteo Salvini sembra intenzionato a difendere con forza il diritto al terzo mandato nelle sue roccaforti del Nord, come Lombardia e Veneto. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che impedire ai cittadini di rieleggere i propri amministratori rappresenta un problema di democrazia, rimarcando la necessità di garantire continuità e libertà di scelta. In attesa della sentenza, il clima resta teso. Il verdetto della Consulta non definirà solo un principio giuridico, ma potrebbe rimescolare profondamente le carte in vista delle prossime elezioni regionali.4o 

Continua a leggere su Fidelity News