Un boato improvviso ha squarciato il silenzio della notte nella frazione di Schievenin, nel comune di Setteville (Belluno). Era mezzanotte e venti tra lunedì 21 e martedì 22 luglio, quando un grosso macigno si è staccato dalla parete rocciosa sovrastante ed è precipitato con violenza nel giardino di un’abitazione privata.
L’impatto è avvenuto a meno di due metri dalla casa, nella zona più alta del borgo, appena sopra la strada comunale e il torrente Tegorzo. Fortunatamente, in quel momento non transitava alcun veicolo lungo la carreggiata, e la famiglia residente stava dormendo, ignara di ciò che stava per accadere.
Non si registrano conseguenze fisiche, ma l’evento ha generato apprensione e costretto i residenti ad abbandonare l’abitazione. All’alba, con la luce del giorno, l’entità del distacco è apparsa in tutta la sua gravità. Frammenti di roccia erano dispersi nel giardino, alcuni anche sulla strada sottostante.
Il masso principale, di grandi dimensioni, ha lasciato un evidente segno dell’impatto nel terreno, testimoniando la forza con cui è piombato a valle. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente per garantire la sicurezza della zona, delimitando l’area e suggerendo l’evacuazione come misura precauzionale.
Nel corso della mattinata, anche un tecnico comunale ha effettuato un primo sopralluogo, seguito poco dopo, intorno alle 7.30, dall’arrivo del sindaco di Setteville, che ha preso in carico la gestione dell’emergenza. La famiglia è stata trasferita temporaneamente in una casa vacanze messa a disposizione dal Comune.
Le autorità hanno inoltre contattato la Provincia di Belluno, responsabile della sicurezza degli edifici a rischio in quella zona montuosa, e previsto l’intervento di un geologo per una valutazione approfondita della stabilità del versante.
La priorità è ora determinare se vi sia il rischio di nuovi distacchi. Le piogge frequenti delle ultime settimane potrebbero aver contribuito al cedimento, infiltrandosi nelle fratture della roccia e destabilizzando la parete. Le verifiche geologiche dei prossimi giorni saranno fondamentali per comprendere la reale pericolosità dell’area e stabilire se e quando la famiglia potrà fare ritorno nella propria abitazione.