Arezzo, stacca a morsi la lingua della fidanzata incinta poi cerca di fuggire: fermato dai passanti

Il compagno è stato fermato da alcuni passanti e denunciato. Le autorità stanno valutando l’attivazione del codice rosso, il protocollo per i casi del genere. La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale.

Arezzo, stacca a morsi la lingua della fidanzata incinta poi cerca di fuggire: fermato dai passanti

Una notte di paura ha sconvolto il centro storico di Arezzo. Intorno alle 2 del mattino di domenica 15 giugno, una donna di 29 anni è stata aggredita dal compagno in Piazza Guido Monaco. Un litigio degenerato ha portato a un gesto di una ferocia inaudita: l’uomo, secondo le testimonianze e le prime ricostruzioni, avrebbe morso la lingua della donna con tale forza da staccarne una porzione.

La ragazza, incinta, è stata immediatamente trasportata all’ospedale San Donato di Arezzo, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per ricucire il danno. Il fatto ha destato profonda indignazione tra i presenti e nella comunità locale, sconvolta da una dituazione del genere perpetrata in uno spazio pubblico e in orario notturno.

Secondo quanto riportato da ArezzoNotizie, alla base della vicenda ci sarebbe stata una lite tra la giovane coppia. I dettagli sono ancora in fase di chiarimento, ma la dinamica appare drammatica: l’uomo, in evidente stato di alterazione, avrebbe cercato di baciare con forza la compagna. Il gesto si è poi trasformato in un morso.

Dopo l’episodio il responsabile ha tentato la fuga. Decisivo è stato l’intervento di alcuni passanti, tra cui un gruppo di cittadini di origine domenicana, che sono riusciti a fermare l’uomo prima dell’arrivo dei carabinieri.

I carabinieri della compagnia di Arezzo, giunti sul posto poco dopo l’episodio, hanno identificato e denunciato il fidanzato, un uomo poco più che trentenne. L’accusa nei suoi confronti è di danni personali aggravati, ma le indagini proseguono e non si esclude la possibilità che vengano contestati ulteriori reati, soprattutto alla luce della vulnerabilità della ragazza, incinta e presumibilmente in stato di particolare fragilità psicologica.

La Procura di Arezzo sta ora valutando l’attivazione del codice rosso, il protocollo speciale riservato ai casi di reati domestici o di genere. Tale misura prevede un iter accelerato di protezione e indagine per tutelare la ragazza e prevenire ulteriori episodi del genere.

Il caso riporta con forza all’attenzione pubblica il tema dei reati di genere, e in particolare quella che avviene tra le mura domestiche o nei rapporti affettivi. Anche quando non si manifestano attraverso percosse visibili, gli episodi di coercizione e sopraffazione segnano profondamente le persone, fino a sfociare in gesti estremi.

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