Arezzo: arbitro picchiato da un genitore

Al termine della finale di under 13, l’arbitro della partita è stato raggiunto negli spogliatoi dal padre di uno dei giovani calciatori ed è stato picchiato

Arezzo: arbitro picchiato da un genitore

Doveva essere una tranquilla finale di un torneo di calcio giovanile per under 13, il Memorial “Mirko Poggini, quella disputata ieri allo stadio di Arezzo ma ha avuto un epilogo triste. Al termine della partita l’arbitro di 18 anni appartenente alla sezione Aia di Arezzo, è stato colpito dal padre di un calciatore della Vis Pesaro.

L’uomo si è introdotto nello spogliatoio durante la premiazione e ha colpito il direttore di gara provocandogli danni che hanno richiesto il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale. Il giovane arbitro dopo tre ore al pronto soccorso è tornato a casa con 40 giorni di prognosi e due costole fratturate, problemi alla clavicola, escoriazioni e qualche ematoma.

Sono dovuti intervenire i presenti ed i carabinieri per interrompere il pestaggio. L’assalitore è stato identificato anche grazie all’aiuto dei dirigenti della Vis Pesaro e alle immagini di videosorveglianza. Fermato poco dopo dalle forze dell’ordine, dovrà ora rispondere penalmente dell’aggressione.

Sono allibito – dichiara il Direttore del Settore Giovanile Paolo Bertinie non riesco a capacitarmi di come una giornata di festa, pensata per bambini di 12/13 anni al loro primo approccio con il calcio a 11, possa trasformarsi in un atto di violenza così grave. A nome del Presidente Guglielmo Manzo e del Direttore Sportivo Nello Cutolo, esprimo la più totale solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione AIA di Arezzo. La loro presenza oggi è stata garanzia di qualità e correttezza, in un torneo dove solitamente sono i dirigenti a ricoprire il ruolo arbitrale. L’episodio è di una gravità inaudita e lo condanniamo con tutte le nostre forze”. 

Un torneo che coinvolge i bambini e che dovrebbe rappresentare l’occasione di unione e divertimento, è diventato teatro di prepotenza verso gli arbitri, come avviene sempre più spesso soprattutto nelle categorie dilettantistiche e giovanili. La Vis Pesaro ha comunicato che è stata disposta l’immediata sospensione del genitore dall’accesso alle partite per sottolineare la non tolleranza verso lo scontro verbale e fisico. 

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