Tecnico Rai va dal dentista, perde i sensi e muore

Luigi Floretta, un tecnico Rai di 45 anni da Bolzano, è deceduto in seguito a un intervento odontoiatrico. Inizialmente si pensava a una reazione allergica, ma i medici legali hanno concluso che la causa del decesso è stata un sovradosaggio di anestetici.

Tecnico Rai va dal dentista, perde i sensi e muore

Nuove scoperte emergono nel caso della tragica morte di Luigi Floretta, tecnico Rai di 45 anni, deceduto in seguito a un intervento odontoiatrico a Brescia. Inizialmente ipotizzata come una reazione allergica, la causa del decesso sarebbe invece un sovradosaggio di anestetici, secondo quanto riportato nell’ultima relazione dei medici legali incaricati dalla procura di Brescia.

Luigi Floretta si trovava a Brescia per un intervento di estrazione dentale e l’inserimento di impianti quando, dopo l’operazione, le sue condizioni di salute sono precipitate. Trasportato d’urgenza all’Ospedale Civile di Brescia, Floretta non ha mai ripreso conoscenza, soccombendo poche ore dopo, nella mattina del giorno successivo all’intervento.

Gli accertamenti svolti hanno portato alla luce dettagli cruciali: Floretta sarebbe deceduto a causa di “una tossicità sistemica da anestetico locale (lidocaina e articaina)“, che ha indotto un arresto cardiaco. Chen Yao e Giorgio Antonio Liotti, i medici legali incaricati, hanno escluso cause precedenti come allergie o complicanze legate all’ipertensione di cui l’uomo soffriva.

Attualmente, la procura ha aperto un fascicolo per reato colposo e ha inserito nel registro degli indagati il dentista titolare dello studio, una sua collega odontoiatra e l’anestesista, quest’ultimo non dipendente dello studio dentistico. I consulenti hanno anche evidenziato una carenza nella compilazione della cartella clinica, particolare che potrebbe avere implicazioni legali rilevanti.

La procura, che ha ora chiuso le indagini, valuterà nei prossimi venti giorni le memorie difensive degli indagati prima di decidere se procedere al rinvio a giudizio. Le analisi della concentrazione ematica di lidocaina, effettuate post-mortem, hanno rivelato livelli significativamente elevati, suggerendo un dosaggio superiore al normale, sebbene non sia chiaro quale dei medici presenti abbia somministrato gli anestetici e in quali quantità.

Questo caso solleva importanti questioni sulla sicurezza delle procedure odontoiatriche e sull’importanza di un attento monitoraggio farmacologico, specialmente in pazienti con preesistenti condizioni di salute. La comunità medica e i familiari di Floretta attendono ora risposte chiare e giustizia per una perdita che avrebbe potuto essere evitata.

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