Suonano come una giustificazione le parole di Simone Borgese, il trentenne che qualche giorno fa ha aggredito a Roma una tassista di 43 anni in una vecchia strada nella zona di Ponte Galeria.
Dopo aver sentito la testimonianza della vittima, le forze dell’Ordine, coordinate dal pm Eugenio Albamonte, hanno messo in moto la macchina investigativa che ha portato in poche ore all’arresto dello stupratore che ora è in stato di fermo nella struttura penitenziaria di Regina Coeli, accusato di violenza sessuale e rapina.
“Ho avuto un raptus e l’ho aggredita” queste le parole della confessione scioccante fatta dal ragazzo, che ha anche aggiunto “non so cosa mi abbia presso, pensi che volevo prendere un autobus”.
Sembra che Simone Borgese stesse aspettando veramente l’autobus che purtroppo tardava ad arrivare. Stanco dell’attesa, non appena ha visto arrivare il taxi, ha deciso di prenderlo al volo per tornare a casa. Una volta giunti a destinazione, nel momento in cui stava guardando il tassametro ha avuto il raptus, che ancora oggi non riesce a spiegarsi.
“Quando siamo quasi arrivati a casa mia, ho detto alla donna di girare per un’altra strada, sapevo che lì c’era un viottolo sterrato. Con la scusa di guardare iul tassametro, mi sono sporto in avanti, l’ho colpita, ho scavalcato il sedile e l’ho costretta a un rapporto orale. Poi ho preso i soldi e sono scappato”.
Rincuorati i parenti della tassista che sperano che la giustizia non la dia vinta allo stupratore che cerca ora di mandare avanti le carte dell’inconsapevolezza di quel momento, in cui non sarebbe stato in grado di intendere ciò che stava facendo.
Deluso, arrabbiato e sconfortato anche il fratello della tassista: “Avevo una rabbia dentro che non so descrivere. Avrei voluto prenderlo io quel tipo e fargliela pagare. Mia sorella sul taxi ce l’ho messa io, quattro anni fa. Mi sentivo in colpa, terribilmente in colpa. Spero solo che lei, che tutti noi riusciremo a dimenticare”.
Purtroppo questo non è l’unico caso di tassisti coinvolti in fatti di cronaca, come il tassista di Milano che lo scorso anno fu trovato in fin di vita per un litigio.