Sgrida un ragazzo per aver gettato a terra il cartone della pizza e viene pestato: gamba fratturata

Una lite scaturita da un rimprovero per un cartone di pizza gettato per terra ha portato a un pestaggio di un ex carabiniere in pensione da parte di un giovane di 19 anni.

Sgrida un ragazzo per aver gettato a terra il cartone della pizza e viene pestato: gamba fratturata

Una discussione apparentemente banale si è trasformata in un pestaggio per strada, lasciando inerme un ex carabiniere in pensione, ora ricoverato in ospedale con una gamba fratturata. L’uomo, 64 anni, aveva sgridato un ragazzo di 19 anni per aver gettato a terra il cartone vuoto di una pizza.

Il responsabile del gesto, Walid Abbad, 19 anni, incensurato e residente a Tombolo, è stato identificato e accusato di danni gravi pluriaggravati dalla Procura, che ha richiesto per lui gli arresti domiciliari. L’ordinanza è stata eseguita ieri pomeriggio, su ordine del Gip Elena Lazzarin. “Il comportamento mostrato dall’indagato segnala un pericolo estremo per chiunque si trovi a scontrarsi con lui per questioni anche di minimo disaccordo,” ha sottolineato il magistrato nella sua richiesta di misura restrittiva.

La lite è iniziata quando l’ex carabiniere ha notato Walid e altri due giovani abbandonare i cartoni della pizza in strada davanti alla sua abitazione, dopo aver cenato fuori da una pizzeria. Nonostante l’iniziale intenzione dichiarata di pulire, Walid ha presto abbandonato il posto. Al rimprovero dell’ex carabiniere, “Socio, ti ho detto di raccogliere quella roba“, ha risposto con un pugno al volto, facendo cadere e perdere i sensi all’uomo, per poi colpirlo pesantemente alle gambe.

L’uomo è stato successivamente soccorso e portata all’ospedale di Cittadella, dove è stata operato per ridurre la frattura di tibia e perone. Dimesso dopo tre giorni, si è visto assegnare una prognosi di sessanta giorni. Gli inquirenti, supportati da testimonianze e dalle immagini della videosorveglianza della zona, hanno identificato e arrestato Walid, segnando un triste epilogo per una serata che ha lasciato segni indelebili sulla vita di un uomo.

È allarmante osservare come la richiesta di un’azione responsabile nei confronti dell’ambiente e del vivere civile possa degenerare in un atto di tale barbarie. Questo evento sottolinea l’urgenza di promuovere la cultura del rispetto e della comprensione reciproca, per prevenire che le divergenze, anche le più lievi, possano trasformarsi in conflitti del genere.

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