Continua a far discutere il giallo di Garlasco, a distanza di 18 anni dal decesso di Chiara Poggi. Come è noto, il caso è stato riaperto e c’è un nuovo indagato, Andrea Sempio, al quale è stata attribuita l’impronta rinvenuta nella villetta dove è stata trovata Chiara senza vita. C’è da dire che non si tratta di un’impronta sconosciuta: è una traccia palmare lasciata sulla parete della villetta di via Pascoli, che però non è databile, per cui potrebbe non essere legata alla vicenda che ha portato al decesso di Chiara.
Dopo la riapertura del caso, la Procura ha incaricato i consulenti tecnici di svolgere di nuovo accertamenti le verifiche dattiloscopiche, già effettuate dai Ris di Parma, su qualsiasi impronta repertata allora, includendo anche quelle considerate non utili e non attribuite ad alcuno. Grazie ai nuovi dispositivi tecnologici, è stato evidenziato che l’impronta 33 appartiene ad Andrea Sempio, precisamente al suo palmo destro. Il pm ha dichiarato che l’impronta appartiene all’indagato per ben 15 punti di contatto.
La procura di Pavia, ottenuta la corrispondenza con Sempio, sta svolgendo ulteriori indagini, nel tentativo di scoprire la verità sul caso. E’ stato interrogato anche il fratello di Chiara, Marco Poggi, per la presenza dell’impronta di Sempio nella villetta dei genitori, e il giovane ha risposto che l’amico frequentava abitualmente la sua casa.
Rinvenuta sulle scale che portano al seminterrato dove è stato trovato il cadavere di Chiara, nelle prime indagini effettuate dai Ris di Parma l’impronta «33» non era stata considerata utile alle indagini all’epoca dei fatti, mentre oggi, il procuratore di Pavia Fabio Napoleone, coordinatore delle indagini, ha ritenuto importante inserirla nei reperti da riesaminare.
Come precisato dal procuratore, l’impronta è stata analizzata con le nuove tecniche a disposizione. Invece, fra le cose nuove emerse c’è la versione di Marco Poggi, fratello di Chiara, che l’ha cambiata rispetto a un mese fa. Il giovane ha affermato che, probabilmente, Andrea frequentava anche la cantina, e non solo la stanza del pc e la sala tv, per cui la presenza dell’impronta sulla parete della scala potrebbe essere giustificata.