Garlasco, nuove ombre sul delitto di Chiara Poggi: l’impronta di Sempio e la svolta di Marco

Le indagini sul delitto di Chiara Poggi a Garlasco, riaperte dalla Procura di Pavia, rivelano un’impronta di Andrea Sempio vicino al corpo e una nuova versione di Marco Poggi, mentre la difesa sottolinea la sua frequentazione abituale della casa.

Garlasco, nuove ombre sul delitto di Chiara Poggi: l’impronta di Sempio e la svolta di Marco

A diciotto anni dal delitto che sconvolse Garlasco, il caso di Chiara Poggi torna a infiammare l’opinione pubblica con rivelazioni che hanno del clamoroso. La Procura di Pavia, che ha riaperto le indagini sulla scomparsa della giovane freddata il 13 agosto 2007, ha messo sotto la lente un’impronta palmare trovata vicino al corpo di Chiara, nella taverna della villetta di via Pascoli. L’impronta, analizzata con tecnologie avanzate, sarebbe compatibile con quella di Andrea Sempio, amico storico del fratello della vittima, Marco Poggi, e ora unico indagato per omicidio in concorso.

Ma la difesa di Sempio contrattacca: “Andrea ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e Marco”, ha dichiarato l’avvocata Angela Taccia, sottolineando come la presenza di tracce del 37enne nella villetta fosse del tutto normale. Le indagini, coordinate dal procuratore Fabio Napoleone, hanno riportato a galla un elemento che nel 2007 era stato giudicato “inutile” dal Ris di Parma: l’impronta numero 33, repertata sul muro delle scale che portano alla taverna, proprio dove il corpo di Chiara fu trovato senza vita.

Una nuova consulenza dattiloscopica, condotta con tecniche all’avanguardia, ha individuato 15 punti di corrispondenza con il palmo di Sempio, un dettaglio che per la Procura potrebbe collocarlo sulla scena del crimine. Ma non è tutto: tra le carte dell’accusa spuntano anche un biglietto inquietante trovato nella spazzatura, in cui Sempio avrebbe scritto “Ho fatto cose brutte”, e un malore sospetto che lo colpì durante un interrogatorio nel 2008.

Elementi che, secondo gli inquirenti, potrebbero dipingere un quadro ben più oscuro. La difesa, però, non ci sta e insiste: Sempio era di casa dai Poggi, e la sua impronta non prova nulla. “È assurdo pensare che un amico di famiglia, che giocava ai videogiochi con Marco nella stessa villetta, non abbia lasciato tracce”, tuona l’avvocato Massimo Lovati. Ma a gettare benzina sul fuoco arriva un colpo di scena: Marco Poggi, fratello di Chiara, avrebbe cambiato versione durante l’interrogatorio di ieri a Venezia. Se in passato aveva confermato la presenza di Sempio in casa, ora sembra aver ritrattato, alimentando dubbi e sospetti. “Marco ha risposto serenamente, ma è convinto dell’estraneità di Sempio”, ha dichiarato il suo legale Francesco Compagna, senza però chiarire le discrepanze emerse.  Intanto, il caso si arricchisce di ombre: la trasmissione Le Iene ha rivelato testimonianze inedite sulle gemelle Cappa, cugine di Chiara, con una supertestimone che racconta di aver visto Stefania Cappa “nel panico” con un borsone sospetto il giorno del delitto.

E mentre Alberto Stasi, condannato a 16 anni e ora in semilibertà, continua a proclamarsi innocente, il giallo di Garlasco sembra lontano dalla parola fine. Sempio, che ieri non si è presentato in Procura per un vizio procedurale, resta al centro di un’indagine che promette nuovi, sconvolgenti sviluppi. 

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