San Costanzo, studente di 18 anni stroncato da un infarto davanti al fratello

Il ragazzo stava studiando matematica per sostenere gli esami di maturità. La sua scomparsa ha sconvolto la famiglia e l’intera comunità di San Costanzo.

San Costanzo, studente di 18 anni stroncato da un infarto davanti al fratello

L’improvvisa scomparsa di un ragazzo di 18 anni ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia Bruscia, conosciuta a San Costanzo, comune di Pesaro-Urbino, per l’attività politica del padre, attualmente candidato a sindaco della cittadina. Il giovane, Gianmarco Bruscia, stava studiando matematica nella sua cameretta, e a giugno avrebbe sostenuto gli esami di maturità.

Il ragazzo frequentava l’ultimo anno dell‘IIS Volterra Elia di Ancona ed era benvoluto dai compagni e dagli amici. Purtroppo, mentre stava studiando, è stato colto da un malore, rivelatosi poi un infarto che lo ha stroncato senza lasciargli scampo. A ritrovarlo è stato il fratello maggiore, 22 anni: entrato nella cameretta di Gianmarco, lo ha visto riverso sui libri, esanime, e ha subito chiamato il 112, ma purtroppo per il fratello non c’era più nulla da fare.

I sanitari hanno tentato il possibile per rianimarlo, ma il suo cuore aveva cessato di battere. Per accertare le cause del decesso, il corpo del giovane è stato portato all’ospedale di Fano. Il padre del ragazzo non si dà pace e continua a ripetere che il figlio era sano e non soffriva di alcuna patologia. Ha però ammesso che era sovrappeso, ma non aveva mai manifestato problemi di nessun genere.

Egli stesso portava il figlio tutti giorni alla stazione di Marotta per andare a scuola ad Ancona, e presto avrebbe preso il diploma in meccatronica. Gianmarco era portato per l’informatica e le materie scientifiche e voleva frequentare, dopo il diploma, la facoltà universitaria di ingegneria. Non c’era stata finora alcuna avvisaglia che potesse far capire che avesse problemi al cuore, perciò tutti sono rimasti attoniti, compresi i compagni.

Loro lo chiamavano il gigante buono, gli volevano un gran bene, tanto che gli hanno scritto una lettera, in cui lo hanno definito un ragazzo responsabile, educato e perbene. Anche gli insegnanti hanno mostrato il loro cordoglio alla famiglia per la perdita del 18enne, così come la comunità intera, sconvolta dalla sua improvvisa perdita.

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