Proseguono le indagini sulla scomparsa di Andrea Prospero, il 19enne di Lanciano svanito nel nulla venerdì scorso a Perugia. La Procura della città umbra ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati, mentre le forze dell’ordine continuano a setacciare la zona per ricostruire gli ultimi movimenti del giovane studente universitario. Le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ostello Don Emilio Bromuri di via Bontempi, dove Andrea alloggiava da ottobre, lo hanno ripreso mentre usciva alle 10:53 di venerdì. Da quel momento, del ragazzo non si hanno più notizie. Iscritto al primo anno di Informatica, Prospero avrebbe dovuto incontrare la sorella gemella Anna, anche lei studentessa a Perugia, alla mensa universitaria alle 13, ma a quell’appuntamento non si è mai presentato. Il suo telefono cellulare, da allora, risulta spento o irraggiungibile.
L’angoscia della famiglia e le prime ricerche
Dopo aver provato più volte a contattarlo senza successo, Anna ha allertato i genitori. Il padre Michele, ex dipendente comunale, e la madre Teresa, casalinga di origini polacche, hanno atteso invano un segnale dal figlio prima di presentare una denuncia di scomparsa nella serata di venerdì. Da domenica si trovano a Perugia, cercando di collaborare con gli investigatori per capire cosa possa essere accaduto ad Andrea dopo la sua uscita dallo studentato. Al momento, nessuna pista è esclusa.
Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo timido e riservato, caratteristiche che renderebbero improbabile un allontanamento volontario. Tuttavia, gli inquirenti stanno valutando ogni possibilità. Dopo la denuncia, la questura di Perugia ha avviato le ricerche con l’ausilio di tutte le forze di polizia, concentrandosi sulle aree abitualmente frequentate dal giovane. I vigili del fuoco hanno impiegato il sistema di geolocalizzazione Life Keeper, che utilizza un drone come ripetitore per le celle telefoniche, ma finora senza esito. Il cellulare di Andrea, dopo l’ultimo contatto con la sorella, non avrebbe registrato ulteriori chiamate in entrata o in uscita. Nel suo zaino, il ragazzo avrebbe portato con sé anche il suo computer portatile.
Task force per le ricerche e prime segnalazioni
Ieri mattina, in Prefettura, è stato attivato un tavolo tecnico per coordinare le operazioni di ricerca. Al vertice hanno partecipato il Comune di Perugia, la questura, i comandi provinciali di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, oltre alla Protezione Civile regionale. L’obiettivo è fare il punto sulle indagini, che finora non hanno portato a risultati concreti, e pianificare le prossime mosse. Le ricerche continueranno senza sosta, ampliando progressivamente il raggio d’azione nei luoghi di possibile interesse. Nel frattempo, i compagni di studentato e di università hanno distribuito volantini con la foto di Andrea per stimolare eventuali segnalazioni.
Il giovane è alto 1,70 m, di corporatura esile, con carnagione chiara, capelli neri corti e occhi castani. Al momento della scomparsa indossava una felpa, pantaloni da tuta, un piumino scuro e portava con sé uno zaino blu. Chiunque avesse informazioni utili è invitato a contattare la questura di Perugia ai numeri 075.5062797 o 334.6907432. Alcune segnalazioni sono già arrivate, ma la loro attendibilità è ancora in fase di verifica. “Danno qualche spiraglio di ottimismo in più”, ha commentato don Alessio Primante, responsabile della Cappellania scolastica della diocesi di Lanciano-Ortona, a cui la famiglia si è rivolta per diffondere la notizia. I genitori si sono recati anche al terminal dei pullman di Perugia, dove Andrea avrebbe dovuto prendere un autobus per tornare a Lanciano sabato alle 11:30, ma il ragazzo non si è mai presentato.
Il caso su Rai 1
L’attenzione sulla scomparsa di Andrea è arrivata anche in televisione. Ieri 28 gennaio, durante la trasmissione La Vita in Diretta su Rai 1, Alberto Matano ha lanciato un appello affinché chiunque abbia visto qualcosa si faccia avanti. La speranza è che la risonanza mediatica possa favorire il ritrovamento del giovane e portare a una svolta nelle indagini. Nel frattempo, la famiglia continua a vivere ore di angoscia, aggrappandosi alla speranza di un segnale che possa riportare Andrea a casa sano e salvo.