I cittadini romani, pendolari e non sono sul piede di guerra, sopravvivere in una giungla come Roma, è sempre più difficile e ormai non si può più scongiurare l’aumento dei biglietti metrebus Roma di Atac l’azienda capitolina di autobus, metropolitane ecc. Disservizi quotidiani, autobus che non passano mai, e si aspettano ore, metropolitane che chiudono alle 21 per lavori infrastrutturali e metro b che cascano a pezzi insomma un’odissea quotidiana.
Ma in tutto questo il sindaco di Roma non c’entra nulla, ebbene è la regione Lazio di Francesco Rocca che decide l’aumento o no dei biglietti, ma quello che ci chiediamo noi cittadini romani e non perchè dobbiamo pagare da 1,50 euro a 2 euro dal 1 luglio 2024, un biglietto per avere dei disservizi continui, proprio ultimamente l’ennesimo autobus è andato a fuoco alla periferia di Roma.
Dove sono le nuove flotte di autobus elettrici promessi? E perchè giornalmente sull’app X gli utenti si lamentano quotidianamente di un servizio inesistente? Tante domande a cui non vengono date risposte, e di cui l’azienda Atac e la Regione Lazio sono responsabili, per non parlare del Giubileo che l’anno prossimo porterà a Roma 30 milioni di turisti e pellegrini che dovranno pagare un biglietto salato e che l’azienda incamerando tanto forse provvederà a migliorare il servizio.
Ma per allora solo cartelli scusate per il disagio nelle metropolitane, vedrete che poi sarà meglio! Inoltre verranno chiuse le metropolitane Ottaviano e Spagna snodo nevralgico dell’urbe al centro della capitale, per sapere cosa ne pensano i cittadini basta andare sull’app X l’ ex Twitter e leggere tutto ciò che passano sui mezzi pubblici.
Se sei tanto fortunato a Roma da possedere un’automobile devi però sapere che devi imbarcarti nel traffico, riuscire a trovare un parcheggio con facilità e il sindaco continua a dire prendete i mezzi pubblici, nei documenti aziendali è vero che si fa riferimento a un aumento del prezzo del biglietto singolo, ma è prevista anche una diminuzione del costo degli abbonamenti annuali (di dieci euro). Insomma staremo a vedere e nel frattempo imbarchiamoci nell’avventura quotidiana.