Roma, minorenne braccato da baby gang, autista Atac lo salva: "Il bambino era solo e spaventato"

In una serata tranquilla a Roma, Valerio, autista dell'Atac, si è trasformato in un eroe salvando un ragazzo di 12 anni inseguito da altri adolescenti. L'episodio è avvenuto vicino al centro commerciale di Porta di Roma.

Roma, minorenne braccato da baby gang, autista Atac lo salva: "Il bambino era solo e spaventato"

La quiete della serata è stata interrotta da un atto di coraggio improvviso all’apilinea di Porta di Roma, non lontano dal conosciuto centro commerciale. Erano le 21:30 quando Valerio, autista dell’Atac sulla linea 435, si è trovato faccia a faccia con una situazione molto delicata. Un ragazzo di soli 12 anni, inseguito da altri adolescenti, si è lanciato davanti all’autobus chiedendo aiuto.

La vicenda ha inizio all’interno del centro commerciale, quando un gruppo di otto adolescenti bersaglia il ragazzo. Il giovane aveva trovato rifugio temporaneo mentre gli amici lo avevano lasciato solo. “Era spaventato, gli avevano persino strappato la felpa“, ha raccontato Valerio ai giornalisti di RomaToday.

Con coraggio, Valerio ha aperto le porte dell’autobus al ragazzo. Tuttavia, il branco non si è dato per vinto: ha circondato il mezzo e uno di loro ha persino tentato di forzare l’ingresso premendo il pulsante di emergenza. Ma l’autista, stando al suo racconto, ha bloccato l’accesso proclamando con fermezza: “Voi non potete passare“.

Nonostante Valerio abbia detto più volte di chiamare il 112, i ragazzi hanno continuato fino a che non si sono resi conto che Valerio non avrebbe esitato a far intervenire le forze dell’ordine. Alla fine, il gruppo ha desistito, fuggendo via prima dell’arrivo della polizia. L’autista ha quindi trascorso un’ora a bordo dell’autobus con il giovane, dandogli la possibilità di ricaricare il telefono e contattare i suoi genitori, che sono arrivati preoccupati ma grati, al capolinea per riabbracciare il figlio.

Questo episodio non solo mette in luce l’eroismo quotidiano di persone come Valerio, che non hanno esitato a mettersi in gioco per proteggere un bambino in difficoltà, ma solleva anche questioni più ampie sulla sicurezza dei giovani nei nostri spazi urbani. Valerio, padre di una ragazza della stessa età del ragazzo salvato, ha espresso la sua preoccupazione: “Viviamo in un mondo pieno di menefreghisti, ma non possiamo restare a guardare. Intervenire è essenziale se vogliamo cambiare le cose“.

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