Baby gang, il pugno duro del sindaco: "Servizio civile obbligatorio per i minori. Sanzioni ai genitori"

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, propone l'introduzione di un servizio civile obbligatorio per i minori coinvolti in atti illeciti, data l'impossibilità di perseguirli legalmente a causa della loro giovane età.

Baby gang, il pugno duro del sindaco: "Servizio civile obbligatorio per i minori. Sanzioni ai genitori"

La cittadinanza di Treviso è stata recentemente scossa da una serie di eventi che hanno messo in luce un crescente problema di disordini giovanili. L’evento più recente, avvenuto venerdì scorso poco prima delle due del pomeriggio, ha visto due adolescenti di 15 e 17 anni, dopo aver sfrecciato in bicicletta lungo la galleria pedonale di vicolo Rialto, insultare una donna che li aveva rimproverati e successivamente colpire un uomo di 50 anni intervenuto in sua difesa. L’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine non ha evitato la resistenza da parte dei giovani, evidenziando ulteriormente la problematica.

Questi episodi, perpetrati da giovanissimi che non possono essere puniti legalmente a causa della loro età, hanno spinto il Sindaco di Treviso, Mario Conte, a proporre una soluzione innovativa: l’introduzione di un servizio civile obbligatorio per i minori coinvolti in atti illeciti. La misura si propone come strumento di rieducazione, volto al recupero sociale dei giovani trasgressori attraverso l’impegno in attività di utilità sociale.

Il Sindaco Conte, determinato a trasformare questa proposta in un progetto di legge concreto, ha già iniziato a mobilitare supporto tra parlamentari e colleghi sindaci. L’idea è di estendere il decreto Caivano includendo percorsi di rieducazione e collaborazione con enti no profit per i minori soggetti a misure come l’ammonimento del questore e il Daspo urbano. Un elemento innovativo della proposta riguarda anche il coinvolgimento delle famiglie dei minori sanzionati, in un’ottica di responsabilizzazione collettiva.

L’obiettivo dichiarato dal Sindaco Conte è duplice: da un lato, intendere il servizio civile come un’opportunità di rieducazione per i giovani coinvolti in comportamenti devianti; dall’altro, sensibilizzare l’intera comunità sulla necessità di un impegno congiunto per affrontare il problema del disagio giovanile.

Il Sindaco sottolinea come, nonostante la presenza di una minoranza problematica, la maggior parte dei giovani di Treviso sia già attivamente impegnata in attività di volontariato, cultura e sport. Il riconoscimento e la valorizzazione di queste realtà positive rappresentano, secondo Conte, un passo fondamentale verso la promozione di modelli virtuosi e l’affermazione di un senso di responsabilità sociale tra i giovani.

La proposta ha suscitato un ampio dibattito, riflettendo la complessità delle sfide legate alla gestione del disagio giovanile in un contesto urbano. Mentre si attendono ulteriori sviluppi, il sindaco Conte si impegna a lavorare affinché la sua iniziativa possa trovare spazio e considerazione all’interno dell’agenda politica nazionale, con la speranza di offrire soluzioni concrete e durature per il bene della comunità e dei suoi giovani cittadini.

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