Roma: romena aggredita da ghanese con una spranga

Questa mattina, a Roma, una giovane donna di origini rumene è stata aggredita da un 37enne originario del Ghana con una spranga di ferro, mentre stava recandosi a lavorare. Arrestato l'aggressore, sale la tensione tra i cittadini

Roma: romena aggredita da ghanese con una spranga

Non si placa la bufera riguardante la questione “immigrazione” a Roma: nella capitale cittadina è infatti accaduta un’altra violenza perpetrata da un immigrato, stavolta ai danni di una giovane donna rumena. Un episodio particolarmente grave se si pensa che l’assalto è andato in scena proprio di fronte alla stazione dei carabinieri della zona. Tutto è accaduto a La Storta, quando la 29enne si stava recando al lavoro come ogni mattina, attorno alle 5:00. La vittima stava tranquillamente transitando nei pressi di un cassonetto, quando il suo aggressore è sbucato fuori da dietro i bidoni dell’immondizia, assalendola brutalmente con una spranga metallica.

La donna è stata ripetutamente colpita dal 37enne di origini ghanesi senza fissa dimora, ricevendo diversi colpi al cranio, prima che qualcuno udisse le sue grida ed accorresse in suo soccorso. Alcuni residenti delle vicinanze hanno poi rilasciato la loro testimonianza ai carabinieri, affermando che la giovane stava urlando: “Aiuto! Mi vuole uccidere!” al momento dell’aggressione. I militari, vista la fortunata vicinanza della caserma, sono prontamente intervenuti arrestando l’uomo in flagranza di reato, con l’accusa di lesioni aggravate.

Il 37enne originario del Ghana è stato processato questa mattina per direttissima presso piazzale Clodio, ma la vicenda non si è fermata alla sua condanna, poiché un gran numero di residenti di San Nicola (Roma) è sceso in piazza per protestare una volta appresa la notizia. La questione è di forte attualità proprio perché in quella zona è in predicato di sorgere un centro per rifugiati clandestini.

Così i cittadini, molti dei quali appartenenti al comitato dei residenti che già da settimane si batte contro la creazione del centro, si sono trovati a manifestare di fronte alla caserma con slogan come: “Stop all’immigrazione selvaggia”, “Chi difende la legalità non è razzista” e “Dove sono i diritti dei cittadini?”. Per la donna, la prognosi è stata di trauma cranico non commotivo guaribile in 15 giorni. Si tratta del secondo caso mediatico riguardante gli stranieri a Roma in pochi giorni, dopo la vicenda dei ragazzini Rom che hanno travolto nove persone presso una fermata della metro, uccidendo una filippina di 44 anni.

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